CORROPOLI – Nella mattinata di giovedì 21 dicembre 2023 gli zampognari del gruppo “I Pifferai d’Abruzzi” hanno allietato gli studenti delle scuole primarie e secondarie di Corropoli, Controguerra e Colonnella con le melodie del territorio e le antiche leggende abruzzesi. I simpatici musici, infatti, si sono spostati nei tre istituti e, oltre ad esibirsi, hanno dialogato con i tanti ragazzi presenti, raccontando storie e aneddoti legati alle tradizioni pastorali e alla cultura della montagna abruzzese.
Quella degli zampognari, infatti, è una tipica tradizione natalizia del Meridione d’Italia, che affonda la proprie radici anche nella terra d’Abruzzi, come si diceva nei passati tempi. Gli zampognari anticamente erano pastori della montagna che si dedicavano occasionalmente anche alle attività musicali per racimolare qualche soldo in più. Gli stessi pastori realizzavano le zampogne, con canne e pelli, e quello che oggi è il costume caratteristico altro non era che il loro abbigliamento tipico. La tradizione è assai antica ed è sopravvissuta ai secoli, attraversando anche periodi non facili; ad esempio, frequenti furono i “divieti” di spostamento imposti ai pastori raminghi in varie epoche della storia preunitaria, perché il vagabondaggio veniva associato al brigantaggio e allo spionaggio. Ancor più difficile è stata la prova della modernità, che ha spazzato via, nel giro di un cinquantennio, gran parte delle antiche usanze locali; ma non questa, che continua a sopravvivere!
Nel corso dell’evento, oltre ai tanti studenti e ai loro insegnanti, a Corropoli sono intervenuti il sindaco, Dantino Vallese, e l’assessore Alessia Lupi, per Controguerra era presente il vicesindaco Mauro Giovanni Scarpantonio e per Colonnella è intervenuta l’assessore Mirella Pontuti. Ha presenziato a tutti gli incontri la dirigente scolastica Stefania Nardini, tra i fautori dell’iniziativa.
L’evento del 21 dicembre, infatti, è stato pianificato dalla Dirigenza scolastica e dalle Amministrazioni comunali dei tre comuni coinvolti, che hanno creduto nel progetto, finanziandolo e assicurando il supporto necessario alla sua realizzazione. La Dirigenza e le Amministrazioni hanno così voluto omaggiare gli studenti con un dono speciale, in vista delle prossime festività natalizie: le melodie del suono e le storie d’Abruzzo. E non sembra inopportuno ricordare che l’origine del nome dello strumento, la “zampogna”, derivi proprio dal termine greco “sinfonia”: la concertazione di questi eventi tra scuole, amministrazioni e famiglie vuole essere, in epoca post-pandemica, un ulteriore sforzo per mostrare ai ragazzi la ricchezza culturale del territorio che abitano e restituire loro la memoria storica delle proprie radici, al fine anche di attrezzarli a decifrare meglio il complesso presente in cui vivono.