L’AQUILA – IL Governo ha impugnato la legge approvata dal Consiglio d’Abruzzo sull’assegnazione delle case popolari perché ha ritenuto discriminatorio chiedere ai cittadini stranieri di certificare la loro condizione di reddito e patrimonio prima di assegnargli una casa.
Il Governo ha accolto la richiesta dell’Unione degli inquilini.
Furente il Presidente Marco Marsilio: “Il governo giallo rosso vuole continuare a difendere il principio contrario: gli italiani devono certificare e dimostrare carte alla mano la loro condizione e sono sottoposti ai controlli di rito, mentre per gli stranieri bisogna fidarsi delle loro dichiarazioni e della loro auto certificazione di essere poveri e di non avere proprietà in patria. Difenderemo questa legge di fronte alla Corte Costituzionale e con il sostegno dei tanti cittadini perbene che ci hanno chiesto regole nuove e più severe per ripristinare la legalità e il diritto nelle case popolari“.