ROMA – Il Senatore del PD Luciano D’Alfonso sollecita il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio sulla vicenda del caos autostrade a seguito dei sequestri dei viadoti da parte della Procura di Avellino.
D’Alfonso chiede esplicitamente a Marsilio:
1) una riunione immediata di tutte le regioni adriatiche interessate dalla sopravvenuta inutilità autostradale a causa del provvedimento inibitorio in esecuzione;
2) si acquisisca il provvedimento inibitorio dellla autorità giudiziaria, con le connesse e presubili relazioni tecniche, e soprattutto si rilegga se allo stato la sua applicazione in esercizio sia l’unica possibile;
3) si richieda l’intervento dell’organo competente del MIT e dell’autorità sulla sicurezza infrastrutturale da poco nominata e insediata;
4) si attivi una interlocuzione istituzionale con l’autorità giudiziaria adita e competente, per verificare se ci sono forme di graduazione della misura inibitoria;
5)si verifichino i tempi di adeguamento programmati dalla concessionaria autostradale per gli adempimenti di sicurezza infrastrutturali, correttivi o sostitutivi, concordati con l’autorità giudiziaria!

 

La lettera di Luciano D’Alfonso a Marco Marsilio:

Onorevole Presidente,

richiamo le Tue attenzioni per sollecitarTi riguardo la paralisi che, ormai da qualche mese, sta interessando la dorsale adriatica e, in particolare, il tratto autostradale A14 compreso tra il sud delle Marche e l’Abruzzo. Il provvedimento inibitorio causato dalla Procura di Avellino, attualmente in esecuzione, avente ad oggetto, specificatamente, il sequestro delle barriere su n. 10 viadotti della autostrada A14 sta imponendo inaccettabili fenomeni di congestione veicolare, le cui gravi conseguenze si riversano inevitabilmente in termini di sicurezza, di impatto ambientale e danno economico all’utenza, al sistema produttivo, turistico e distributivo delle merci. Ritengo doveroso procedere, con realizzativa sollecitudine, ad aprire un dialogo tra i diversi soggetti istituzionali coinvolti dalla sopravvenuta inutilità del tratto autostradale de quo, che consenta di acquisire il ‘letale’ provvedimento inibitorio, nonché le connesse relazioni tecniche al fine di approfondirne i precipui elementi di contenuto e addivenire a nuove considerazioni che possano oltrepassare l’univocità della sua attuale applicazione. Ti evidenzio, altresì, di richiedere formalmente l’intervento del competente organo per la sicurezza delle infrastrutture del Ministero dei Trasporti, recentemente nominato e insediato e attivare una viva e dinamica interlocuzione istituzionale con l’autorità giudiziaria competente, per verificare la possibilità di alternative forme, più graduate, di applicazione della misura inibitoria attualmente incubo dei fruitori paganti l’autostrada A14. Parimenti, Ti invito a verificare, presso i competenti Uffici della concessionaria autostradale, i tempi di adeguamento programmati per i necessari e improcrastinabili adempimenti di sicurezza infrastrutturali, correttivi o sostitutivi, concordati con l’autorità giudiziaria. Pertanto, Ti chiedo di attivarTi, congiuntamente ai tuoi colleghi Presidenti della dorsale adriatica interessata, per ricondurre a rapida normalizzazione la viabilità del tratto autostradale interessato e pervenire a reali, concrete ed effettive soluzioni che risultino adeguate a garantire il rispristino della funzionalità del tratto autostradale A14 compreso tra il sud delle Marche e l’Abruzzo. Nel ringraziarTi per l’attivismo e il dialogo che vorrai instaurare per il nostro territorio, Ti saluto sottolineando la mia disponibilità a supportare le Tue iniziative.

Cordialmente,

Luciano D’Alfonso