TERAMO – Creare un grando polo tecnico professionale in via San Marino (con oltre all’Alessandrini, il Comi-Forti- Pascal), al posto del Liceo Scientifico “Einstein” che sarà traslocato nella sede del Comi a viale Bovio. Oramai è certo l’indirizzo che la Provincia vuole dare alle scuole superiori a Teramo. E questi sono i primi due asset usciti stamane nel corso del tavolo tecnico provinciale (composto da una rappresentanza di dirigenti scolastici, dalla responsabile dell’ufficio scolastico provinciale Maria Cristina Di Nicola e dei sindacati) presieduto dal consigliere Severino Serrani. Alla presenza del presidente Diego Di Bonaventura si sono valutate le proposte pervenute dagli istituti scolastici in vista dell’approvazione del nuovo Piano di dimensionamento ed ampliamento dell’offerta formativa 2019/2020. E la direzione tracciata è proprio quella di portare in centro il Liceo Scientifico, proposta già avviata lo scorso anno, non senza proteste. “Le proteste lasciano il tempo che trovano – è il commento del consigliere Serrani – i tecnici sono già al lavoro per la ristrutturazione dei locali del Comi. Per quanto riguarda il Comi-Forti-Pascal congeliamo l’attuale situazione pensando alla creazione di un polo tecnico professionale in via San Marino. In questo modo otteniamo due vantaggi: portiamo in centro storico una nuova scuola e decongestioniamo il traffico della Cona favorendo la sicurezza di centinaia di studenti evitando loro di attraversare un’area senza marciapiedi. Gli uffici stanno già lavorando a questa soluzione che potrà essere realizzata dal prossimo anno quando i lavori di ristrutturazione del Comi saranno terminati”.
All’attenzione del tavolo sono state, poi, portate tutte le richieste degli istituti e le proposte avanzate dalla Provincia tenuto conto dei limiti posti dalla Regione, particolarmente restrittivi sulla istituzione di nuovi indirizzi. L’unica ampiamente condivisa è quella dell’istituzione di una scuola serale presso il Di Poppa di Teramo.
La situazione attuale presentata evidenzia il sottodimensionamento dei seguenti istituti:
- Liceo per il design “F. Grue” di Castelli con 68 alunni;
- Liceo Statale “G. Milli” con 586 iscritti;
- IIS “Pascal-Comi-Forti” con 478 iscritti;
- il Convitto Nazionale “M. Delfico” con 541 alunni
- Cellino Attanasio istituto comprensivo
- Bellante istituto comprensivo
Per quanto riguarda Atri, polo scolastico con oltre 1700 alunni, si propone lo “sdoppiamento” dell’istituto Zoli con la creazione di un’area tecnica e una liceale.
A Castelli si conferma la reggenza in attesa del riconoscimento di scuola rara, richiesta già avanzata dagli uffici competenti, così come vengono “congelate” alcune situazioni limite come quella del Milli di Teramo (585 studenti) e del Convitto Delfico (nel quale viene prevista anche la scuola media secondaria). Anche Cellino Attanasio mantiene la reggenza in attesa che il processo di ricostruzione si concluda. Infine, per Bellante è allo studio da parte degli uffici tecnici una soluzione che permetta di ripristinare l’autonomia.
“Gestire l’ordinario ma con una visione verso una progettualità più ampia – questo l’invito del Presidente Diego Di Bonaventura al tavolo – didattica e servizi devono camminare di pari passo e, quindi, ogni comune deve valutare le proprie scelte in una logica di comprensorio.”