TERAMO – La sorella di Tommaso Caralla. il professionista teramano di 38 anni il cui corpo è stato trovato senza vita nel cortile della sua abitazione a Santa Cruz di Tenerife, ove si era trasferito da qualche anno, è rientrata ieri con il padre Antonino dalle Canarie, riportando le ceneri di Tommaso ed il cane, Elvis. Barbara Passerini, cugina di Tommaso, ha raccolto una sua testimonianza, girandola ai colleghi giornalisti al fine anche di chiudere serenamente la vicenda.
“Siamo distrutti e ancora frastornati, questa notte abbiamo riportato Tommaso in Italia e insieme a noi è tornato anche Elvis, il suo inseparabile amico a quattro zampe che era per lui lì un vero membro della famiglia, e così vogliamo considerarlo anche noi. Vorrei però chiarire che mio fratello, seppure stesse attraversando un periodo difficile per la morte di nostra mamma a fine giugno, era proiettato verso il futuro, aveva mantenuto impegni di lavoro, aveva in programma di ritornare a Teramo anche per stare vicino a papà, insomma, non crediamo possa essersi trattato di un gesto volontario. Le indagini portate avanti dalla polizia hanno evidenziato delle incongruenze con l’ipotesi del suicidio, perchè Tommaso stava partendo per una vacanza, in campeggio, insieme ad Elvis e ad un amico che infatti era in casa a preparare lo zaino nella stanza accanto. Tommaso è precipitato dalla finestra della sala/cucina, una finestra bassa, troppo bassa, e con lo zaino pesantissimo sulle spalle. Uno zaino che aveva preparato meticolosamente con la tenda, acqua, cibo e tutto il necessario per passare qualche giorno fuori. Uno zaino molto pesante che, molto probabilmente, è stato la causa di uno sbilanciamento e della caduta che non gli ha lasciato scampo. Oltre ad aver parlato con me all’ora di pranzo, abbiamo saputo che il giorno della sua morte (avvenuta il 6 novembre ore 16,30), aveva chattato con i suoi amici e aveva detto che si stava organizzando per tornare in Italia. Forse ciò che è successo con sicurezza non lo sapremo mai, però siamo sicuri che, Tommy, seppur nella tristezza che aveva seguito la morte di mamma, non era nello stato d’animo di fare un gesto del genere, aveva progetti e piani di cambiamento, aveva voglia di svagarsi, vedeva davanti a lui un futuro che chi si toglie la vita non vede più. E poi non avrebbe mai lasciato solo e abbandonato il suo Elvis. Io e papà -conclude la sorella di Tommy – vorremmo ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini in questi giorni dolorosi, che ci hanno aiutato a Puerto per il disbrigo di tutte le pratiche burocratiche, l’amica di Tommy, Sonia, per la grande disponibilità, il consolato Spagnolo e Stefano Canzio, che sono riusciti a velocizzare le pratiche per il rimpatrio“. La famiglia e gli amici saluteranno Tommaso domani alle 14,30 alla Chiesa del Cuore Immacolato di Maria in Piazza Garibaldi a Teramo.