TERAMO – Come Società Teramo ASD, e in qualità di presidente, respingiamo con forza tutte le accuse di strumentalizzazione politica che l’amministrazione comunale ha affidato ad una nota sconcertante per le dichiarazioni riportate del primo cittadino e dell’assessore allo Sport, Sara Falini. Uno sconcerto che lascia senza parole per l’esplicita volontà – in quel caso sì – di buttare in polemica politica un documento che di politico non aveva, e non ha, proprio niente visto che al centro c’è una vicenda di carattere sportivo. A confermarlo, il fatto che la precedente nota della Società non portava in calce la firma del sottoscritto proprio per evitare che si prestasse il fianco a strumentazioni politiche, ma evidentemente anche questo non è bastato. Una delicatezza non recepita dall’amministrazione che ha, anzi, rilanciato provando a capovolgere la natura del nostro documento. Lo conferma il fatto che avevamo stigmatizzato, per contrasto, l’impegno dell’assessore Valdo Di Bonaventura: se avessimo voluto creare una strumentalizzazione politica, perché citare il suo interessamento come non abbiamo avuto invece difficoltà a fare? Finora abbiamo cercato sempre, anche a fronte di criticità che hanno interessato la squadra, di tenere un profilo mediatico basso ma stavolta si è passato il segno. Non è mai accaduto così come sostiene l’assessore Falini che lei mi abbia contattato martedì: lo ha fatto solo giovedì, a fronte di una gara in programma oggi, sabato. Mi ha richiamato invece ieri, alle 13.10 – evidentemente dopo aver letto la nostra nota – ma a nessuno sfugge che ieri era venerdì e l’opzione proposta dall’assessore riguardava addirittura la domenica mattina. Non è quindi assolutamente vero che l’amministrazione avesse trovato una soluzione e che la Società l’avesse rifiutata, in quanto solo su mia indicazione ha poi provveduto a contattare il gestore del PalaBinchi. Non scherziamo. Non c’era nessuna scelta sul tavolo e questo appare chiaro a chi conosca il Regolamento dettato dalla Federazione. Quando si disputa una partita, il campo di gioco deve essere libero un’ora prima dell’inizio ufficiale della gara e per questo non ci sarebbe stata la possibilità di utilizzare l’impianto dell’Acquaviva visto che oggi pomeriggio il campo sarà prima impegnato da un incontro di calcetto fino alle 17.30, successivamente da una gara di basket giovanile e alle 20.30 inizierà poi la partita della squadra maschile di handball. Il campo sarebbe stato perciò disponibile dalle 18.45/ 19 fino alle 20.30. Quindi una tempistica assolutamente impraticabile. Tutto questo mi è stato, tra l’altro, ribadito telefonicamente nella serata di ieri dallo stesso Fabio Nardi, gestore dell’impianto, come può essere facilmente verificabile. Tra l’altro possiamo, da Regolamento, indicare un campo diverso ma siamo obbligasti a confermare lo stesso orario infatti la gara sarà disputa alle 18 ma a Pescara. Nel precedente documento la Società aveva parlato di insensibilità dell’amministrazione e lo confermiamo. Se per qualche ragione avessimo voluto cavalcare la strumentalizzazione politica avremmo detto che per dieci giorni non ci siamo potuti allenare al PalaSannicolò e che dobbiamo ringraziare i Comuni di Torricella e Bellante che ci hanno accolti. Solidarietà alle nostre atlete? Noi diciamo solo che la squadra milita in serie A1 ed è una élite sportiva ma è la prima volta che ne sentiamo parlare dal Sindaco e dall’amministrazione. Non è mai arrivata neppure una telefonata per complimentarsi con la Società e ci auguriamo piuttosto che le atlete non risentano ora sul campo la pressione di queste ore. In conclusione, oltre a non aver trovato soluzioni al problema è l’amministrazione, paradossalmente, a tirare in ballo una strumentalizzazione politica che non c’era e in cui noi non accettiamo di essere tirati dentro. In alcun modo. Nota a margine: la comunicazione inviata nella serata di ieri al gestore dell’impianto. in cui si fa sapere che il PalaSannicolò rimarrà chiuso fino a data da destinarsi, è la conferma che c’è un problema da risolvere. Stiamo quindi parlando di un fatto oggettivo, non della strumentalizzazione politica evocata dall’amministrazione. A questo punto ci venga detto cosa dobbiamo fare, forse chiedere la sospensione del Campionato? – Roberto Canzio, Presidente Società Teramo ASD –