PESCARA – “Anche su questa inconcepibile vicenda è arrivata prima la verità che ha sentenziato la mia posizione di esclusivo merito e adesso anche il diritto al primo risarcimento danni dal giudice penale. Preciso che le risorse del citato risarcimento saranno devolute per le realtà scolastiche di Penne. Procederò naturalmente anche in sede di giudice civile. Ventuno anni senza l’opera pubblica necessaria e con una montagna di ricostruzioni viziate, che solo la giustizia ha potuto razionalizzare, per scartare il verosimile e fare emergere tutti i fatti, con il loro carico di verità!” Commenta così il Senatore Luciano D’Alfonso, candidato Pd al collegio plurinominale della Camera dei Deputati, la conclusione in davanti al giudice penale del processo a carico di Giuseppe Cantagallo.
Ricordiamo brevemente i termini della vicenda che l’On.D’Alfonso aveva stigmatizzato in una denuncia nel 2017 nei confronti di Giuseppe Cantagallo, geometra a seguito di una richiesta di pagamento, con evidente finalità estorsiva, pervenuta a mezzo mail all’indirizzo dell’allora Presidente della Regione Abruzzo.
Si arriva alla definizione della vicenda in sede penale, con una condanna a carico del Cantagallo a due anni, 500,00 euro di multa e 5000,00 euro di risarcimento in favore dell’On. Luciano D’Alfonso, ma comunque dopo anni di attesa che hanno di fatto privato la comunità vestina di infrastrutture necessarie allo sviluppo e al miglioramento delle condizioni produttive e dell’abitare.
“Questa vicenda porta in queste giornate di campagna elettorale il tema della giustizia, Quella della giustizia è, potrei dire, la mia “my way”, il leit motiv della mia esistenza umana e politica; una giustizia dalla quale sono stato attraversato e che mi ha riconsegnato alla collettività epurato da tutte le accuse che mi sono state negli anni sollevate. Una giustizia che ho vissuto, che ho sfidato e che ho voluto comprendere fino allo sfinimento dello studio delle parole del diritto e delle norme, una giustizia che ho penetrato come Diogene, il cui valore di presidio democratico mi impegno a consegnare alla collettività con il grande lavoro della 358. Il valore di una giustizia che non va temuta, la cui presenza non sia freno all’operosità umana ma che sia invece consapevole dell’impatto sulle esistenze e per questo accorta, prudente, giusta; che non squarci le esistenze umane che non penalizzi nel suo corso le opportunità per il territorio”.
Conclude così l’On D’Alfonso a commento della vicenda.