TERAMO – L’Ordine degli Ingegneri di Teramo, insieme all’Ordine degli Architetti e ai Collegi dei Geometri e Periti Industriali teramani, suggerisce alle forze politiche provvedimenti che migliorino le condizioni di lavoro dei professionisti del settore. In particolare: il Testo Unico della Ricostruzione per i Comuni del doppio cratere sismico, semplificazione, equo compenso e regole sulla responsabilità
Domenica 25 settembre 2022 si vota per eleggere un nuovo Parlamento. Un’occasione importante per l’Ordine degli Ingeneri di Teramo che, insieme all’Ordine degli Architetti e ai Collegi dei Geometri e Periti Industriali teramani, propone alle forze politiche alcuni provvedimenti normativi che potrebbero incidere positivamente sulle problematiche che riguardano la regolamentazione delle professioni e che migliorerebbero le condizioni di lavoro degli stessi professionisti.
Le parti, in particolare, convengono sulla esigenza di completare e di rivedere da una parte le norme che regolano le procedure elettorali degli Ordini e Collegi in un’ottica di semplificazione, dall’altra i percorsi di accesso alla professione e i provvedimenti che garantiscano la dignità del lavoro professionale in base al principio dell’equo compenso.
I professionisti del settore, inoltre, rappresentano la necessità che il processo di riforma degli ordinamenti professionali (avviato nel 2011-2012) si concluda presto, agendo tra l’altro sulla disciplina dell’obbligo assicurativo, sulle modalità di espletamento dell’obbligo della formazione continua, sulla semplificazione delle procedure di istituzione e gestione dei consigli di disciplina.
Ulteriori ambiti di intervento urgente dovrebbero essere quelli relativi all’adeguamento dei compensi dei periti e dei consulenti tecnici d’ufficio (Ctu) e all’attuazione delle disposizioni inserite nella Legge n. 81/2017 e nella legge sulla concorrenza 2021, con particolare riferimento al principio di sussidiarietà. E ancora, gli Ordini e i Collegi tecnici teramani chiedono di disciplinare meglio il principio di responsabilità dei professionisti nel sistema dei bonus edilizi nonché l’istituzione di un apposito fondo di rotazione, nell’ambito del PNRR, destinato specificamente alla progettazione.
Infine, si intende segnalare che nei Comuni teramani e aquilani che hanno vissuto la sovrapposizione dei danni dovuti al sisma 2009 e 2016 oltre a quelli legati alla neve, i tecnici e le imprese si trovano ad operare con procedure, normative e prezzari diversi e con scadenze inattuabili. In questo caso sarebbe utile l’applicazione del Testo Unico della Ricostruzione.
“L’auspicio è che i nostri suggerimenti possano essere presi in seria considerazione da tutte le forze politiche in campo – dichiara Leo De Santis, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo -. L’attuazione dei provvedimenti che proponiamo rappresenta per noi una soluzione ad una reale ripartenza economica dei professionisti e di tutte le attività produttive”.