PINETO – La Giunta comunale di Pineto con la delibera n.104 del 17 settembre 2020, ha preso atto e approvato il progetto di fattibilità finalizzato alla progettazione di opere di difesa della costa nel tratto prospicente il torrente Calvano, rimesso per conto dell’ente dallo studio TPS Ingegneria Srl dell’ing. Ernesto Martegiani. Lo studio prevede, tra l’altro, la sistemazione di barriere sommerse di 700 ml o di 500 ml, ma è la prima soluzione quella che viene privilegiata. La Giunta ha anche preso atto degli elaborati allegati allo studio della Regione relativi al piano di difesa della costa denominato ‘Analisi di dettaglio – unità fisiografica UF3 – dalla foce del Vomano alla foce del Saline’. Entrambi gli studi prevedono 150mila mq di ripascimento. La giunta ha stabilito di sottoporre alla Regione Servizio Opere Marittime delle valutazioni e osservazioni sullo studio regionale, tra queste il prevedere la lunghezza della barriera sommersa di almeno 700ml valutando la possibilità di prolungare la stessa sempre con inizio dal pannello esistente a Nord e fine all’altezza dello stabilimento La Tartana a Sud.

“Il nostro progetto – spiega l’assessore con delega al Demanio Marittimo nonché Vicesindaco di Pineto, Alberto Dell’Orletta – si pone su una linea di sviluppo superiore per completezza tecnica e formale a quello della Regione. Il progetto, che è stato verificato anche in funzione del piano di difesa della costa, il Piano Ancòra, di cui si è dotato la Regione Abruzzo, con delibera di giunta regionale n.523 del 31 agosto 2020 analizzandone e riscontrandone la compatibilità con le relative linee guida approvate dall’ente regionale, è in linea con le aspettative del territorio e rappresenta un importante passo avanti in vista della risoluzione dell’annoso problema. Con la Regione Abruzzo abbiamo interloquito sempre in un clima costruttivo e propositivo. Gli studi fatti, seppur ancora in una fase preliminare, perché mancano ulteriori valutazioni, rappresentano un ulteriore passo in avanti per questo l’intervento che sembra essere il più efficace e in grado di fronteggiare la forza del mare in quel terreno garantendo nessun danno almeno per i prossimi 10 anni e nessun riflesso negativo per la vicina Area Marina Protetta Torre del Cerrano. Ora sarà la Regione, che ne ha competenza, a portare avanti la progettualità dell’opera, seguendo il necessario iter”.