TERAMO – Dopo il post stizzito dell’ex Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi contro l’attuale Primo Cittadino Gianguido D’Alberto sul Teatro Romano ( Teatro Romano, Brucchi a D’Alberto: ci sono rimasto male…) è partita un botta e risposta con commenti tra i due. Oggetto della “contesa” la mancata menzione da parte di D’Alberto in un comunicato, sempre a mezzo facebook ( Teatro Romano, ecco il progetto definitivo di recupero. Il Sindaco: renderemo partecipe Ministro Franceschini), del lavoro svolto dalla precedente amministrazione per arrivare alla redazione del progetto di recupero funzionale del Teatro Romano. Il “carteggio” pubblico sui social tra i due ha comunque prodotto un chiarimento. Mentre D’Alberto ha sottolineato di non essere stato “toccato” da nessuna vena trionfalistica sulla vicenda, Brucchi ha lasciato una sorta di ammonimento al collega (da Sindaco “anziano”, come si è definito), ricordandogli che si raccoglie anche quanto seminato da altri…
D’Alberto: Caro Maurizio, nel mio post non c’era alcuna volontà di oscurare il lavoro fatto in questi anni, tanto da aver richiamato l’importante incontro tra il ministro Franceschini e la delegazione teramana. E soprattutto lo studio di fattibilità approvato nel 2010, quasi all’unanimità, dal Consiglio comunale che in ogni occasione abbiamo richiamato e da cui è partito un percorso accidentato che rischiava di non concludersi. Era tutto bloccato da tempo. Sai quante volte ne abbiamo discusso in consiglio comunale.
Non c’era e non c’è alcuna volontà di trionfalismo individuale, tutt’altro. Come ho scritto é un successo di e per tutta la Città, che viene da lontano, forse troppo lontano e di cui possiamo diventare tutti protagonisti.
Era solo un post per annunciare che dopo tanti anni esiste finalmente un progetto definitivo del Teatro Romano, del quale deve sentirsi coinvolta tutta la città insieme alle istituzioni che in questi anni si sono impegnate per questo importante obiettivo.
Mi dispiace che si sia creato questo equivoco perché non era assolutamente la finalità considerata la stima che nutro nei tuoi confronti e per la sincerità e il rispetto che ha sempre contraddistinto i nostri rapporti. Come ho scritto, ora ci rimettiamo in cammino insieme, al di là delle appartenenze politiche, per ottenere il traguardo che tutti vogliamo. Un abbraccio, Gianguido
Non c’era e non c’è alcuna volontà di trionfalismo individuale, tutt’altro. Come ho scritto é un successo di e per tutta la Città, che viene da lontano, forse troppo lontano e di cui possiamo diventare tutti protagonisti.
Era solo un post per annunciare che dopo tanti anni esiste finalmente un progetto definitivo del Teatro Romano, del quale deve sentirsi coinvolta tutta la città insieme alle istituzioni che in questi anni si sono impegnate per questo importante obiettivo.
Mi dispiace che si sia creato questo equivoco perché non era assolutamente la finalità considerata la stima che nutro nei tuoi confronti e per la sincerità e il rispetto che ha sempre contraddistinto i nostri rapporti. Come ho scritto, ora ci rimettiamo in cammino insieme, al di là delle appartenenze politiche, per ottenere il traguardo che tutti vogliamo. Un abbraccio, Gianguido
Brucchi: Apprezzo il tuo post di risposta e mi permetto di darti un consiglio da Sindaco non emerito ma “anziano”: non fare come fanno tanti pseudo politici che fanno solo i propri interessi elemosinando incarichi a destra e a manca. Il Sindaco è il primo cittadino, il primo fra tutti, il primo di tutti. Tu raccogli ciò che semini ma raccogli anche ciò che ha seminato chi c’è stato prima di te. È così sarà per chi verrà dopo di te. È una catena. Riconoscere il lavoro altrui è segno di forza e non di debolezza.
Sul recupero del teatro romano ho speso davvero tante energie e mi sono sentito ferito nel leggere il tuo post. Ripeto nessuna polemica nella mia replica solo il vero. Ma tu sei stato pronto e sincero nella tua risposta. Siamo Sindaci, un altra pasta.
Sul recupero del teatro romano ho speso davvero tante energie e mi sono sentito ferito nel leggere il tuo post. Ripeto nessuna polemica nella mia replica solo il vero. Ma tu sei stato pronto e sincero nella tua risposta. Siamo Sindaci, un altra pasta.
D’Alberto: Caro Maurizio, non mancheranno tempo e modo per raccontare insieme la storia del Teatro Romano, su cui ho lavorato tanto da consigliere e quotidianamente da Sindaco per sbloccare una situazione complicatissima e quasi ferma, nella convinzione, che ci accomuna, che il suo recupero costituisce un psssaggio fondamentale per il rilancio della nostra Città.
E in questo anno è stato un lavoro costante e faticoso per non correre il rischio di perdere tutto.
Perché in generale, quello che dobbiamo fare noi Sindaci è soprattutto questo: assumere la consapevolezza che ogni giornata da Sindaco ci impone e onora di scrivere un pezzo di storia e di futuro della nostra Città e non di delineare strategicamente il nostro destino politico individuale…. Questa deve essere ed è la nostra pasta… Diversa…
un abbraccio, Gianguido
E in questo anno è stato un lavoro costante e faticoso per non correre il rischio di perdere tutto.
Perché in generale, quello che dobbiamo fare noi Sindaci è soprattutto questo: assumere la consapevolezza che ogni giornata da Sindaco ci impone e onora di scrivere un pezzo di storia e di futuro della nostra Città e non di delineare strategicamente il nostro destino politico individuale…. Questa deve essere ed è la nostra pasta… Diversa…
un abbraccio, Gianguido