NERETO –  Si è svolto in data 21.08.2023 il consiglio comunale straordinario del Comune di Nereto dove, tra gli altri provvedimenti, la maggioranza di centrodestra ha approvato la modifica dello Statuto Comunale. “Una modifica avvenuta in fretta e furia, approvata a distanza di soli 3 giorni dalla convocazione della conferenza dei capigruppo”, afferma il capogruppo di Insieme per Nereto, Matteo Settepanella. Chiara la volontà della maggioranza di limitare gli spazi democratici, di confronto e discussione tra i vari rappresentati ed attori politici consiliari, il tutto convocando la conferenza dei capigruppo senza coinvolgimento alcuno delle commissioni competenti. Lo stesso Sindaco Laurenzi che nel 2017 alla stampa dichiarava: “L’amministrazione non tiene in considerazione le commissioni consiliari”, e ancora “Il Sindaco (Di Flavio ndr) forse crede di essere scaltro, convocando la conferenza dei capigruppo in subordine alle commissioni: non parteciperò più ad alcuna conferenza dei capigruppo fino al ripristino delle regole”. Il capogruppo Settepanella ha altresì contestato che la mancata convocazione della commissione relativa alla discussione circa la modifica statutaria, rappresenta un vulnus ulteriore alla trasparenza ed alla correttezza istituzionale posta in essere dalla maggioranza, la quale per mezzo del Sindaco a motivazione del proprio comportamento, ha richiamato quanto accaduto nella precedente legislatura, senza prendere atto che ad oggi, la minoranza è unica in quanto unico è il gruppo consiliare. “Ridurre il numero legale necessario per la costituzione del consiglio comunale rappresenta una delegittimazione del ruolo dei consiglieri comunali, tanto di maggioranza quanto di minoranza, essendo sufficienti, in seconda convocazione, soli 4 consiglieri comunali ai fini della validità della seduta”. È evidente come il Sindaco Laurenzi, sia la negazione di sé stesso, cambiando idea a seconda del ruolo ricoperto. Tra le altre cose, in occasione del consiglio comunale, la minoranza è venuta conoscenza tramite le parole del primo cittadino, che ci sarebbe una variante al piano regolatore pronta da 4/5 mesi già prima delle elezioni, affermando altresì che, per ragioni di opportunità, la maggioranza avrebbe deciso di portarlo ad approvazione in un momento successivo alle elezioni comunali. Tale affermazioni vanno considerate in uno con quelle che lo stesso Sindaco, nel precedente consiglio comunale, aveva manifestato e secondo cui, a fondamento e giustificazione della modifica statutaria, vi potessero essere eventuali e possibili conflitti di interesse di consiglieri della propria maggioranza, al punto da ritenere apoditticamente che la modifica dello Statuto era necessaria per evitare che il possibile conflitto di interesse di questi consiglieri di maggioranza, l’avrebbero costretto a fare affidamento sul voto della minoranza. Ragion per cui si giustificherebbe la siffatta modifica, così umiliante e mortificante del principio di rappresentatività, delruolo e delle funzioni dei consiglieri comunali, per ragioni tutte legate a possibili ed eventualmente irrisolti conflitti di interesse di alcuni consiglieri di maggioranza. A questo punto ogni domanda è lecita: 1) in primis, è giusto apportare una modifica in pieno agosto, senza alcuna “urgenza”, senza la dovuta discussione nelle apposite commissioni, e così incisiva rispetto al principio di rappresentanza, perché a detta dello stesso Sindaco, potrebbero sussistere situazioni in cui i consiglieri della maggioranza potrebbero doversi allontanare dall’aula o non partecipare al voto della variante del piano regolatore, perché in palese conflitto d’interesse? 2) Vieppiù, è lecito che sempre in base a ciò che ci ha riferito il Sindaco, anziché risolvere a priori anche mediante le elezioni stesse, l’eliminazione di situazioni di conflitto d’interesse, lo stesso Sindaco imponga la modifica statutaria senza avere preventivamente creato le condizioni affinché all’interno della propria maggioranza consiliare non vi fossero né candidati né consiglieri eletti, che potrebbero trovarsi in situazioni di conflitto d’interesse? 3) Infatti, se come dichiarato dal Sindaco la variante è pronta da 4/5 mesi prima delle elezioni, è lecito che la cittadinanza si chieda come mai queste situazioni, presenti già allora, non siano state risolte e si ripresentino ancora oggi? Ai nostri quesiti il Sindaco Laurenzi e la sua maggioranza di centrodestra non offrono che vaghe risposte; Alle nostre considerazioni sui conflitti d’interesse della attuale maggioranza di centrodestra non viene data alcuna giustificazione plausibile; I nostri timori crescono, e continueremo a vigilare con la massima attenzione e riportare all’attenzione della cittadinanza ogni singolo passaggio futuro.

 

Gruppo consiliare “Insieme per Nereto”.