ROSETO – Questa mattina, nella sala consiliare del Comune di Roseto, il vertice della Asl ha presentato all’Amministrazione comunale il progetto per la Casa di Comunità Hub, che sorgerà nella zona di via Nazionale Adriatica sud/ piazza Marco Polo.
L’incontro, sollecitato dal Sindaco di Roseto, è stato l’occasione per rassicurare i consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, anche alla luce delle polemiche degli ultimi giorni, sul nuovo Distretto Sanitario. Quest’ultimo sarà realizzato nello stesso edificio della Casa di Comunità per fornire risposte continuative e coordinate ai bisogni della popolazione, garantendo l’uniformità dei livelli di assistenza. Com’è stato ribadito anche questa mattina, il Comune di Roseto ha un ruolo fondamentale nel piano strategico della Asl di Teramo, sia perché è la seconda città più popolosa della provincia di Teramo, sia perché è già stata individuata come sede centrale dell’Area distrettuale Adriatico, che comprende anche i Distretti Val Vibrata e Atri.
Per quanto riguarda la Casa di Comunità, la nuova struttura sarà realizzata grazie ad un finanziamento di circa 3,8 milioni di euro ed è concepita per diventare il luogo di riferimento dell’intera comunità, dove il cittadino può trovare risposta ai propri bisogni di salute.
La Casa di Comunità è la massima espressione della Sanità di prossimità e dell’approccio multidisciplinare e integrato dei vari professionisti, fondamentale nella progettazione di interventi socio-sanitari nei pazienti cronici/fragili e multiproblematici.
La struttura di Roseto, che servirà anche i comuni di Giulianova, Bellante, Mosciano, Morro d’Oro e Notaresco, è una delle 8 Case di Comunità che verranno realizzate sul territorio provinciale, come previsto dal PNRR: almeno una struttura HUB ogni 40/50 mila abitanti.
La Casa di Comunità di Roseto sarà attiva H24, 7 giorni su 7; al suo interno troveranno posto medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri di famiglia/comunità, la Medicina Turistica, assistenti sociali, il Punto unico di accesso, l’Unità valutativa multidisciplinare e il Centro prelievi.
Nel comune di Roseto, nell’attuale sede del Consultorio familiare in piazza Marco Polo, sarà attivata anche una Centrale operativa territoriale (COT) con un finanziamento di oltre 158 mila euro.
La Centrale operativa territoriale (prevista ogni 100 mila abitanti) ha il compito di coordinare la presa in carico del paziente, facendo dialogare i professionisti della Casa di Comunità tra loro e con qualsiasi altra struttura sanitaria e sociale coinvolta.