PESCARA – Se non ritirano la proposta sui trasporti che domani andrà in commissione ci rivolgeremo alla Corte dei Conti. Come ci aspettavamo, il Servizio legislativo conferma le nostre perplessità e demolisce su tutta la linea il testo che portato all’attenzione del Consiglio regionale. La Giunta lenta che rallenta l’Abruzzo, non solo non riesce a muovere i primi passi, ma quando ci prova tracolla clamorosamente. Le censure all’iniziativa legislativa sono molteplici, a partire dalla procedura seguita, in contrasto con i principi statali in materia, oltre a prestare il fianco a dubbi di costituzionalità. L’iter di individuazione ed approvazione dei servizi minimi, infatti, è un procedimento di natura amministrativa e non legislativa. Questa approssimazione nella gestione di un settore così importante, rischia di mettere a rischio l’intera riforma dei trasporti portata avanti dalla passata Giunta a partire dall’affidamento in house a TUA, con gravi ripercussioni negative sia sui lavoratori che sui servizi garantiti all’utenza. Oltre a ciò, restano i dubbi circa la tenuta dell’operazione anche sotto il profilo finanziario. Come potrà l’azienda garantire, senza un solo centesimo di risorse aggiuntive, da una parte maggiori chilometri di esercizio e dall’altra l’equilibrio economico-finanziario del bilancio? Dove si nasconde l’inganno? Sono previsti forse tagli sull’attuale programma di esercizio? Perché la Giunta e la struttura dell’esecutivo non hanno apposto la firma alla proposta? Immagino che procederanno, ritirandosi di buon ordine, magari con una nuova proroga. Se continuano su questa strada, però, il rischio di produrre un grave buco finanziario a Tua è più che concreto.