ATRI – Curiosità, stupore, interesse. Queste le sensazioni che l’originale esposizione artistica FACES di Andrea Astolfi riesce a provocare in quanti si trovano a guardare i lavori esposti nelle zone di passaggio della città di Atri. Si tratta di manifesti 6×3 che non passano certo inosservati e che l’artista poliedrico e indipendente ha voluto proporre in questi giorni. Una Street Exposition visibile tra le mura dell’antica città di Atri, precisamente dal 16 al 30 luglio 2019. Astolfi con tre manifesti, occupa spazi comunemente destinati alla pubblicità. Un gesto politico, polemico, non soltanto estetico, in linea con lo spirito della sua produzione precedente. Le tre fotografie realizzate in analogico dall’artista, ritraggono faces potenziali, nonostante il titolo faccia riferimento a “volti” che restano tuttavia imperscrutabili. Un discorso focalizzato ancora sul vuoto creativo, come lo era stato il libro-installazione dello stesso Astolfi Abbiamo visto un film e il progetto kireji, oltre che testardo invito volto all’osservatore affinché aggiunga alla realtà il suo sguardo, il suo viso tra i visi.
I lavori sono esposti in Piazza Alessandrini, in Viale Risorgimento e in Via Giovanni Verna. Per l’occasione Astolfi ha realizzato 100 ephemerain carta comune, double face, di 18 colori diversi, sparsi ai quattro venti, a rimarcare l’effimero dell’arte, della comunicazione pubblicitaria, e soprattutto l’impermanenza che contraddistingue la nostra vita. La rivendicazione dell’intervento da parte dell’artista non è stata immediata, ma annunciata solamente 24 ore dopo la sua realizzazione, suscitando in città interesse e curiosità.
“Ancora una volta – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione – l’artista Andrea Astolfi riesce a centrare il suo obiettivo e a stupire tutti con le sue originali idee. Non sono passati inosservati, infatti, i manifesti 6×3 affissi in città e che hanno destato grande curiosità e fatto porre interrogativi. Ringrazio l’artista per aver scelto ancora una volta Atri come vetrina per la sua arte, lavori che celano dietro alle immagini un pensiero profondo e suscitano riflessioni preziose”.