CORROPOLI – Il 21 giugno si è svolta la conferenza “Il Patrimonio Culturale della Val Vibrata tra tutela e valorizzazione“, organizzata a Corropoli dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, dal Comune di Corropoli e dall’Associazione Italico onlus, con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo e dell’Unione di Comuni Città-Territorio Val Vibrata. 

Al centro dei lavori il confronto sulle sfide e le prospettive presentate dalla tematica di grande attualità rappresentata dalle strategie per conservare e promuovere il patrimonio culturale diffuso nei nostri territori, e segnatamente della Val Vibrata.

Alla conferenza hanno partecipato i sindaci di Alba Adriatica, Antonietta Casciotti, di Tortoreto, Domenico Piccioni, di Ancarano, Pietrangelo Panichi,  il consigliere regionale Dino Pepe, numerosi esperti, studiosi e tanti cittadini.

Dantino Vallese, sindaco di Corropoli, ha rivolto un invito a collaborare a tuti i sindaci della Val Vibrata, nella definizione e nell’avvio di una strategia di salvaguardia e promozione di un patrimonio culturale straordinario ma poco valorizzato, perché partendo dal completamento del Museo e del Parco Archeologico di Ripoli possa nascere una rete infrastrutturale idonea a contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico dell’intera vallata.

Umberto D’Annuntiis, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale dell’Abruzzo, ha portato il saluto del presidente della giunta regionale Marsilio e incoraggiato a lavorare in partenariato tra pubblico e privato per produrre risultati anche nel campo della infrastrutture culturali, ne è un esempio l’attività avviata a Ripoli dieci anni fa. La Soprintendente Rosaria Mencarelli ha, invece, stimolato a considerare l’opportunità di sviluppo per le comunità che deriva dalla conoscenza e consapevolezza del proprio patrimonio e della cultura che tale patrimonio produce. Nel contributo di Pietrangelo Panichi, Presidente dell’Unione di Comuni Città-Territorio Val Vibrata e sindaco di Ancarano, si è registrato il plauso verso progetti come quello elaborato a Ripoli, per le reali possibilità di contribuire ad una fattiva valorizzazione del patrimonio culturale di tutta la vallata.

Maurilio Migliorati, presidente dell’Associazione Italico onlus, ha riconosciuto il merito ad Andrea Pessina, già soprintendente in Abruzzo, per aver consentito e diretto le nuove indagini archeologiche nel famoso villaggio neolitico di Ripoli (5200-4000 a.C.), che si erano interrotte quarant’anni prima, e di conseguenza aver offerto la possibilità di elaborare il progetto che è stato selezionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del bando “Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”, per un finanziamento di 1,2 milioni di euro, ritenendolo meritevole tra le oltre settemila proposte arrivate da tutta Italia. In sintesi gli obiettivi di tale progetto sono: il completamento del Museo di Ripoli e la realizzazione del Parco archeologico annesso, la formazione professionale e la qualificazione di giovani da avviare alla professione di operatore culturale, l’avvio di una serie di attività didattiche, rivolte alle scuole del territorio e incentrate sul patrimonio archeologico locale, con il fine primario di favorire la crescita culturale con le annesse implicazioni sociali ed economiche, la realizzazione di itinerari turistico-archeologico-culturali lungo l’asse della Val Vibrata e l’attivazione di processi produttivi nel territorio, la predisposizione di strumenti a servizio del turismo culturale dell’intero bacino della Val Vibrata, la tutela del patrimonio culturale esistente della Val Vibrata, con particolare riguardo alla sua conoscenza e valorizzazione.

L’archeologo Vincenzo Torrieri, grande conoscitore del sito di Ripoli, è intervenuto per illustrarne il grande valore culturale. Nel periodo neolitico, in cui si assiste a un mutamento radicale nel modo di vivere degli esseri umani, Ripoli e la Val Vibrata testimoniano questo passaggio, che ancora oggi, sembra configurarsi come la prima rivoluzione globale dell’umanità. 

La Soprintendente Mencarelli ha, quindi, chiuso i lavori, sottolineando l’importanza di far crescere le capacità di progettazione integrata e partecipata, incoraggiando forme di partenariato per la costituzione di reti e modelli gestionali innovativi e sostenibili, finalizzate allo sviluppo locale. Ne è un’esempio concreto proprio l’importante protocollo d’intesa per la ricerca, tutela e valorizzazione del Parco Archeologico di Ripoli e della Val Vibrata, firmato ieri a Ripoli tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, il Comune di Corropoli e l’Associazione Italico onlus.