SANT’OMERO – Fare esperienza di quello che significa un lavoro di redazione. E’ stata questa la motivazione alla base di un progetto che ha coinvolto, durante l’anno scolastico che sta per concludersi, i ragazzi della 2F della scuola secondaria di primo grado di Sant’Omero i quali, avendo nel proprio orario curriculare un’ora di potenziamento, hanno potuto approfondire e sperimentare sul campo l’affascinante lavoro del reporter. Accompagnati dalla docente Manuela Martella, che ha introdotto alcuni elementi e conoscenze essenziali del mestiere, i ragazzi hanno saputo mettersi alla prova, simulando un vero e proprio lavoro di redazione, con tanto di compiti e ruoli assegnati.

Ciò che ne è venuto fuori è stato uno “speciale” che li ha visti protagonisti in tutti i passaggi della sua realizzazione, partendo proprio da quanto nell’ultimo anno li aveva particolarmente colpiti, ovvero la pandemia. Attraverso l’analisi di vari aspetti e ascoltando le voci dei loro stessi compagni di studio, rimasti troppo spesso inascoltati dal mondo degli adulti, i ragazzi hanno potuto “mettersi in gioco”, curando un prodotto tutto loro e riuscendo a creare nei tre gruppi di lavoro delle inimmaginabili sinergie, superando anche le inevitabili difficoltà che l’attività in squadra spesso produce.

Dopo aver realizzato un sondaggio rivolto agli studenti dell’istituto – in cui sono emerse le difficoltà principali vissute dai ragazzi durante le chiusure, le “lezioni apprese” e anche le “sorprese positive” scoperte durante il lockdown – sono state organizzate delle video-interviste con la dirigente dell’I.C Nereto-Sant’Omero-Torano Laura D’Ambrosio, il dottor Domenico De Berardis della Asl di Teramo e il sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii per terminare con un incontro, sempre in video-conferenza, con il giornalista Lino Nazionale che ha raccontato ai ragazzi esperienze, difficoltà e piccoli segreti del mestiere di giornalista.

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