Luciano Campitelli è decisamente più sollevato; ha un nuovo socio, giovane e voglioso di far bene. Gli oneri di un campionato milionario saranno ripartiti, così come le responsabilità: ci sono dei ma, al momento, che andranno però chiariti quanto prima. E’ cosa da acclarare il fatto che il Presidente consideri fuori dai giochi sia Luigi Di Battista (10%), sia Mauro Schiappa (10%),  nel senso che i due uscirebbero dalla società Teramo Calcio senza fare rumore. Per sgomberare il campo da ogni dubbio, abbiamo provato a chiederlo ai diretti interessati, che non hanno smentito ma neppure confermato, pur non rilasciando dichiarazioni, molto signorilmente. Nessuno dimentichi che il possesso complessivo del 20% di quote in una società di capitali, consente di poter esercitare il diritto di prelazione (anche potenzialmente a danno di altri, soci reali o potenziali); Di Battista e Schiappa, insomma, hanno tra le mani un peso specifico tale, da poter ribaltare le stesse intese “ripartitorie” intercorse tra Luciano Campitelli e Giovanni Palma. Un esempio: siccome è presumibile che la società Teramo Calcio andrà ricapitalizzata, se i due decidessero di restare in società, ciascuno con le loro quote, quindi intervenendo economicamente, si potrebbe prefigurare un assetto societario completamente diverso, nel quale il solo 31%, e per la sola stagione prossima, apparterrebbe a  Luciano Campitelli, con Giovanni Palma, di fatto, socio di maggioranza relativa con il 49 % immediato e con il 50% preannunciato per la stagione sportiva 2020-2021. Certo, siamo nel campo delle ipotesi se si dà per scontato che tutto ciò non avverrà, ma c’è chi ricorda che “…fino a quando non si firma”, tutto resta potenzialmente possibile.