TERAMO – Fa sorridere la replica alle dichiarazioni del sindaco Gianguido D’Alberto sullo stato delle scuole teramane e sugli investimenti che la nostra amministrazione ha messo in campo. Oltre ad essere un attacco diretto alla persona e neppure un vago tentativo di proposta progettuale, porta in sé anche molte convinzioni sbagliate che invitiamo a correggere per non esporsi in futuro di nuovo a brutte figure, dato che anche in questo caso i numeri parlano. Inutile ribadire quanto disinteresse sulle scuole abbia coltivato in passato la coalizione che adesso torna, senza imbarazzo alcuno a chiedere il sostegno e la fiducia dei cittadini teramani e senza alcuna argomentazione convincente. Quando la nuova amministrazione si è insediata, nel giugno del 2018, i fondi disponibili per i cinque Istituti Comprensivi cittadini ammontavano a circa 23,3 milioni di euro: ad oggi, i finanziamenti ammontano a oltre 115 milioni di euro. Se la matematica non è una opinione… Piuttosto, vale la pena sottolineare, per rendere edotto il candidato sostenuto dalla coalizione che ha portato a morire le scuole, qualora glielo avessero nascosto, che nel piano di utilizzo di quelle misere finanze ‘intercettate’, nel 2018, comparivano tristi caselle vuote alla voce ‘stato dell’intervento’ e tanti ‘nessun livello progettuale’. Forse è su questo che si dovrebbe concentrare la riflessione, piuttosto che lasciarsi andare a improvvide affermazioni piene di punti esclamativi e interrogativi: l’amministrazione della cosa pubblica è fatta di risposte, non di domande. Quanto “alle piccole rendite di posizione e minuscoli potentati di periferia”, chi meglio di coloro che la sostengono, è in grado di spiegarlo? – Bella Teramo –