TERAMO – E’ il coordinamento dei comitati di Quartiere di Teramo ad offrirci lo spunto per tornare a fare chiarezza su alcuni punti. Lo fa con osservazioni davvero acute, che difficilmente abbiamo avuto la fortuna di riscontrare nei nostri interlocutori, anche se certamente ne abbiamo avuto e ne abbiamo di elevati. A questo punto le nostre risposte sembreranno banali, il Comitato non ce ne vorrà: di solito la trasparenza produce di questi effetti.

Prescrizione

La fattura relativa al quarto trimestre 2020 (quella in arrivo in questo periodo) può contenere importi che si riferiscono ad annualità precedenti (ad esempio al 2018) che sono prescrivibili. Questo significa che l’azienda deve, in ogni caso, fatturare tali importi e che l’utente PUO’ NON PAGARE (cioè può “eccepire la prescrizione”) con il modulo che trova sul sito della Ruzzo Reti all’indirizzo:

https://www.ruzzo.it/uploads/model_25/.files/5_item_117.pdf

Gli importi prescritti NON possono essere annullati direttamente dalla Ruzzo Reti senza che ne faccia richiesta il cittadino. Una volta stabilito che ci sono cifre in prescrizione, quelle verranno eliminate dalla bolletta e al cittadino arriverà la fattura per la cifra dovuta.

Autolettura

Se la comunicazione di autolettura avviene nelle modalità indicate in bolletta e sul sito aziendale alla pagina https://www.ruzzo.it/index.php?id=106, il consumo viene inserito e utilizzato per il calcolo della bolletta.

In caso di errore (ad esempio l’utente inserisce una lettura di gran lunga superiore alla media abituale), il sistema non valida la lettura e la stessa, a tutela dell’utente, sarà verificata puntualmente dagli operatori addetti anche con sopralluogo sul posto.

 L’aumento dei costi

Circa la crudeltà della Ruzzo Reti che si accanisce sui Cittadini, soprattutto sulle fasce più deboli, per un proprio esercizio di mera cattiveria, ringraziamo anche qui per questo richiamo alla comprensione della società in cui viviamo. Però, e ne siamo felici, non solo non siamo “I CATTIVI” di turno, ma siamo quelli che per primi applicano i bonus, e sospendono le bollette nei momenti di crisi delle aziende, quelli che fanno rateizzazioni da 50, quelli che hanno a cuore (è nostro dovere e lo facciamo bene) una più efficace copertura territoriale di condutture e fognature, di depuratori moderni, di contatori con lettura da remoto, di analisi costanti e sorveglianza e monitoraggi e potabilizzazione.

Perciò il bilancio al 31/12/2020 della Ruzzo Reti S.p.A. (nonostante sia   ancora in corso di formazione) ci indica che la strada intrapresa è quella giusta, in quanto da una prima lettura dei dati disponibili, è possibile affermare che è del tutto fuori luogo parlare di un aumento “irrazionale” dei componenti negativi di reddito.

Infatti:

  • il costo del personale, pari ad euro 14.542.294, nel corso del 2020 è diminuito di euro 440.231 rispetto al valore dell’esercizio precedente. Questo risparmio è stato ottenuto soprattutto grazie ad una politica di contenimento di alcune componenti variabili di costo, quali gli straordinari e la reperibilità
  • i “costi per godimento di beni di terzi”, pari ad euro 3.060.413, nel 2020 risultano diminuiti di euro 121.891 rispetto all’esercizio 2019
  • gli ammortamenti sono in linea con quelli dell’anno precedente
  • gli interessi passivi evidenziano una diminuzione significativa, grazie ai nuovi finanziamenti stipulati nel corso degli ultimi mesi del 2020, e che, oltre a consentire un consolidamento dei debiti a breve attraverso la loro trasformazione in debiti a medio-lungo termine, consentiranno alla società un notevole risparmio del costo del denaro, anche nei successivi esercizi.

 L’aumento dell’accantonamento al fondo rischi su crediti

E infine spieghiamo che l’accantonamento annuale al fondo rischi su crediti è stato aumentato nel corso degli ultimi anni, e ciò allo scopo di fornire ai terzi una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società, come richiesto, tra l’altro, dalle norme del codice civile in materia di bilancio.

E’ indubbio che tale aumento è destinato ad influire sul risultato economico della gestione, ma è altrettanto vero che esso rappresenta la condizione necessaria per una rappresentazione dei crediti che sia il più possibile aderente alla realtà, e ciò a tutela di tutti coloro che hanno interessi confluenti sul bilancio (soci, banche, fornitori, etc).

Quanto sopra alla luce di un bilancio 2019 positivo e di una semestrale 2020 che ha confermato l’andamento virtuoso della società, così come espresso dall’Ersi in un suo parere recente (Parere n. 19 del 23/12/2020).