Riceviamo e pubblichiamo:
Vi è ormai una deliberata volontà da parte dell’On. Bernardini di ricerca di responsabilità e di imputazioni di colpe, strumentali alla sua necessità di visibilità politica. Le polemiche sulla realizzazione del nuovo ponte e sul Ruzzo ne sono la dimostrazione.
E’ opportuno venire ai fatti di questi giorni. Certamente la Provincia nelle gestione di un’importante opera, quale è il nuovo ponte sul Vomano, non si è distinta per doti di velocità. Ma la complessità della procedura, il contenzioso durato oltre un anno dopo la gara d’appalto, la riorganizzazione interna, il cambio dei dirigenti e la gestione delle emergenze quale neve e terremoto, sono certamente elementi non trascurabili e che pesano nell’economia dei tempi come macigni. La lettera che lui pubblica del Dipartimento delle Opere Infrastrutturali della Regione Abruzzo è di per se un atto dovuto di risposta ad un parlamentare che chiede legittime informazioni. Posso però garantire che riguarda fatti e circostanze datate che da settembre 2018 la Provincia ha sanato e riscontrando puntualmente tutte le richieste e le evidenze poste dalla Regione Abruzzo. Da Agosto in poi gli uffici tecnici della Provincia e l’Amministrazione hanno, con molta dedizione, umiltà e con un lavoro complesso, fornendo anche le dovute scuse, riscontrato tutte le note della Regione Abruzzo e avviato la procedura, che ha portato all’approvazione del progetto esecutivo e alla consegna dei lavori avvenuta in data 29/10/2018. Tutto testimoniato da una fitta corrispondenza che è culminata con la di concessione della proroga da parte del Dipartimento Regionale per lo svolgimento dei lavori fissata al 31-12-2019.
Oggi vi è un fatto nuovo, che consiste nella richiesta di rescissione del contratto da parte dell’impresa aggiudicataria, dopo che era stata convocata in data 7 marzo scorso per la consegna della parte più importante del lavoro, ovvero la costruzione del ponte. Non se ne conosco i motivi di questa nuova volontà espressa dalla ditta e nemmeno mi interessano. Quello che mi interessa sopra ogni cosa, come Sindaco e Consigliere Provinciale, è che l’opera si faccia e partano i lavori al più presto, secondo le procedure di appalto previste dalla legge. La situazione sicuramente è critica ma non irrimediabile. E’ l’unico obiettivo politico-amministrativo e imperativo è fare l’opera entro 180 giorni. Questo è il tempo necessario per le lavorazioni, che incontrerebbero il favore della bella stagione che sta arrivando, evitando di perdere fondi e questa opportunità concreta di costruire un’opera utile e richiesta da tanti cittadini e aziende del territorio.
All’0n. Bernardini, che ha prodotto legittimamente accesso agli atti, suggerisco un po’ più di umiltà e rivolgo a lui l’invito a venire in provincia per una riunione di verifica puntuale dello stato dell’arte del nuovo ponte e magari farsi parte attiva nel condividere la complessità e le difficoltà incontrate e dare una mano per avviare i lavori. Dico subito che qui non abbiamo analisi di costi benefici da leggere, ma esigenze concrete di una grande parte di territorio della provincia che merita attenzione e rispetto.
Lo invito a fare lo stesso anche sulla vicenda Ruzzo verso la quale ha rilasciato sempre in questi giorni anche qui dichiarazioni improbabili e anche istituzionalmente offensive nei confronti di 26 sindaci soci e proprietari dell’azienda, che hanno eletto all’unanimità un presidente e un consiglio di amministrazione, a cui va il pieno sostegno per il lavoro difficile da fare. Una società pubblica il Ruzzo, che conta circa 300 dipendenti e che finalmente da qualche anno si è rimessa con molta difficoltà in carreggiata, onorando debiti con imprese private e comuni, evitando il fallimento, che avrebbe provocato danni economici ingenti a tutti i creditori e precarizzato il sistema di gestione del sistema idrico integrato.
Il suo incarico di prestigio mal si concilia con le parole poco adeguante pronunciate sulle questioni politiche e amministrative provinciali. Il suo ruolo imporrebbe un po’ più di riflessione, adeguatezza e autorevolezza nella soluzione delle tematiche.
L’ azione politica di tutti ora più che mai va indirizzata verso la costruzione di soluzioni, attraverso l’assunzione di responsabilità. Non ho mai amato criticare per distruggere, non gioisco quando vedo la inconcludenza manifestata dai 5 stelle sui fatti nazionali della TAV con i bandi a dissolvenza o la totale inadeguatezza a dare soluzioni alle municipalizzate romane, o la gestione disastrosa dei rifiuti della capitale accolti in Abruzzo per spirito di solidarietà, dopo che si sono sbandierate in campagna elettorale soluzioni rapide e miracolose e rivoluzioni epocali. La politica è un’arte complicata, che incontra a volte molte difficoltà a cui necessariamente vanno accompagnate doti quali la disponibilità, l’onestà intellettuale, l’autorevolezza, la competenza e soprattutto la passione.
Vincenzo Di Marco
Sindaco di Castellalto