PESCARA – L’argomento ‘Aeroporto d’Abruzzo’ continua a dividere e  Paolo Provino, Presidente Nazionale Lega Impresa, replica alle parole del parlamentare Luciano D’Alfonso: “Ho riletto più volte le parole dell’ex governatore nel tentativo di comprendere quale fosse il senso e soprattutto la proposta contenuta in questo discutibile comunicato stampa. L’ex Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, è tornato a parlare dell’aeroporto di Pescara, avanzando una serie di proposte che, a nostro avviso, non sono altro che parole senza un senso compiuto, uno sterile utilizzo di neologismi che nulla hanno a che vedere con proposte di buona gestione aziendale: la politica ancora una volta si allontana dalla realtà e sembra non comprende le dinamiche gestionali”, commenta Provino.

Il parlamentare abruzzese Luciano D’Alfonso, infatti, ha parlato di ‘aeroporto bimillenario’, di ‘fattore 30%’ e di ‘hub euroregionale adriatica-ionica’, senza però spiegare concretamente cosa intende, secondo Provino.

“Ci chiediamo, ad esempio, cosa significhi ‘aeroporto bimillenario’; forse ci invita ad immaginare un aeroporto d’Abruzzo divenuto punto di riferimento per i turisti che visiteranno l’Abruzzo in occasione del Giubileo del 2025? Se così fosse, parleremmo ancora una volta ‘dell’isola che non c’è’ viste le tempistiche senza tener conto dell’enorme potenzialità che lo scalo pescarese potrebbe avere. E cosa dire del ‘fattore 30%’? L’Ex Presidente della Regione Abruzzo, che dovrebbe conoscere perfettamente le reali necessità e potenzialità del territorio, si riferisce forse alla percentuale di traffico che Ryanair dovrebbe garantire all’aeroporto di Pescara? Anche in questo caso, ci sembra una proposta poco realistica, visto che la compagnia low cost irlandese ha già annunciato di voler ridurre la sua presenza sullo scalo abruzzese – prosegue il Presidente di Lega Impresa –. Da ultimo ma non ultimo, l’idea di trasformare l’aeroporto in ‘hub euroregionale adriatica-ionica’ ci sembra quanto meno ambiziosa, ma forse dovremmo dire, semplicemente, irrealistica. Per raggiungere questo obiettivo, infatti, sarebbe necessario un piano di investimenti molto ingente, che al momento non sembra essere all’orizzonte. Ma non è tutto. D’Alfonso ha anche avanzato altre proposte, come quella di creare un ‘matrimonio d’interesse con Ferrovie’ per realizzare una stazione dedicata all’aeroporto, oltre quella di ‘lasciare in pace il telefono di Fraccastoro‘ affinché possa elaborare misure di convenienza per lo scalo”.

“Ci domandiamo: ma dov’è la concretezza? Di fronte a queste dichiarazioni, ci viene naturale domandarci se D’Alfonso abbia davvero a cuore il futuro dell’aeroporto d’Abruzzo. O forse le sue sono solo dichiarazioni ad effetto, utili a raccogliere qualche consenso in vista delle prossime elezioni regionali? A nostro avviso, l’unica proposta sensata è che la politica faccia un passo indietro e affidi la gestione dell’aeroporto a un gestore professionale, che abbia le competenze e il potere contrattuale necessari per imporre le grandi rotte ai vettori. Un gestore che provenga dal suo portafoglio di hub in gestione, in modo da poter offrire alle compagnie aeree un network di collegamenti ampio e diversificato. Solo così l’aeroporto abruzzese potrà decollare e diventare un vero volano per lo sviluppo economico e turistico d’Abruzzo”, conclude il Presidente Paolo Provino.