TERAMO – Secondo quanto emerge dalle stime ACI – ISTAT relative ai primi nove mesi del 2020 è diminuita in maniera significativa la mortalità stradale in Italia per via di un effetto lockdown che grazie alla riduzione delle percorrenze ha fatto diminuire gli incidenti (-29,5%) i morti (-26,3%) e i feriti (-32%). Ad ogni modo il drastico calo della mortalità non consente di raggiungere l’obiettivo europeo di riduzione del 50% delle vittime della strada entro il 2020 e va da se che la riduzione dei sinistri è frutto esclusivamente del blocco quasi totale della circolazione dal mese di marzo fino a maggio scorso. Se invece ci si attiene ai dati del 2019 precedenti al lockdown emerge una provincia di Teramo segnata da 17 morti, 1267 feriti e 854 incidenti. Numeri che peraltro vanno di pari passo alle dimensioni delle città più grandi della provincia visto che Teramo capoluogo ha registrato 136 incidenti 2 morti e 179 feriti, Roseto ha avuto 101 incidenti, nessun morto e 141 feriti, e Giulianova 91 incidenti, 2 morti e 125 feriti. Unici comuni ‘vergini’ sotto il profilo dell’incidentalità e quindi privi di morti e feriti sono Arsita, Bellante, Castel Castagna, Castelli, Cortino, Crognaleto e Pietracamela. Va inoltre sottolineato che il 2019 ha visto Teramo detenere la maglia nera d’Abruzzo con i suoi 854 incidenti visto che a seguire si collocano Pescara con 846 incidenti, Chieti con 831 incidenti e infine L’Aquila con 629 incidenti.
“La sicurezza stradale – commenta il presidente dell’Aci Teramo Carmine Cellinese – dipende da tre componenti: l’uomo, il veicolo e la strada. Di questi solo il secondo ha registrato, nel tempo, importanti progressi tecnico-scientifici ma tanto resta da fare sul piano delle infrastrutture e del comportamento umano, fattori in gran parte riconducibili alla maggioranza dei sinistri che si verificano ogni anno. Abbiamo così deciso di riprendere in modalità digitale il progetto ‘LA SICUREZZA SI FA STRADA’, che questa settimana coinvolgerà 6 classi della scuola secondaria di 1° grado V. Bindi di Giulianova per un totale di 125 alunni”.
Oltre all’interlocuzione con il personale Aci in modalità digitale, ai ragazzi verrà fornito un manuale utile per il conseguimento della patente Am per la guida dei ciclomotori con dei quiz di esercitazione.
“E’ evidente – continua Cellinese – che l’anno del lockdown non può costituire un parametro attendibile a cui riferirci vista la particolarità della situazione emergenziale. Dunque per esaminare l’andamento dell’incidentalità siamo andati a ritroso riferendoci all’anno precedente che certamente non ha consegnato numeri confortanti per la provincia di Teramo. L’Aci ha deciso così di non tralasciare l’aspetto della formazione nonostante i limiti imposti dalla pandemia che ci hanno visti costretti a ricorrere alla modalità della Didattica integrata digitale. Da qui la decisione di riprendere il percorso di formazione dei più giovani affinché la prudenza sia il primo equipaggiamento per coloro che si accingono alla guida visto che gli incidenti sono la prima causa di morte per i ragazzi tra i 14 e i 25 anni”.