ATRI – Con un certo stupore abbiamo letto le dichiarazioni alla stampa dei consiglieri Ugo Giuliani e Alfonso Prosperi della Lista Prima Atri nel consiglio comunale di Atri. I due consiglieri sono intervenuti sulla vicenda di una struttura abusiva costruita più di 10 anni fa in località Cascianella all’interno della Riserva regionale dei Calanchi di Atri, gestita dal WWF. L’edificio, mai completato, dopo una lunga battaglia giudiziaria è stato giudicato abusivo e quindi da abbattere.
Tra le altre cose i due consiglieri, che si dichiarano contrari all’ipotesi di non abbattere la struttura e di recuperarla per realizzarvi una scuola, lamentano un presunto “imbarazzante” silenzio da parte del WWF che non avrebbe fatto nulla per “fermare lo scempio”.
Ad essere imbarazzante, in realtà, è la superficialità con cui i due consiglieri hanno coinvolto in polemiche partitiche e amministrative il WWF senza alcuna motivazione. Sarebbe bastato informarsi meglio, infatti, per sapere che il WWF, insieme a Italia Nostra, segnalò la costruzione abusiva agli organi competenti non appena ne venne a conoscenza, seguendo poi l’evolversi di tutta la vicenda giudiziaria conclusasi con la decisione della magistratura in merito all’abuso perpetrato.
Quanto alla volontà manifestata dal Comune di non procedere all’abbattimento dell’edificio, anche in questo caso, se i due consiglieri si fossero informati, avrebbero saputo che il 22 novembre scorso, su richiesta del WWF, si è svolto un incontro con l’amministrazione comunale nel corso del quale l’associazione ha fatto presente che, in qualità di soggetto cui il Comune ha affidato la gestione dell’area protetta, non era interessata all’acquisizione dell’edificio alla riserva e che, fermo restando le competenze comunali in ordine alle procedure di abbattimento, riteneva sbagliato non procedervi trattandosi di un abuso perpetrato all’interno di un’area naturale protetta e quindi comunque non accettabile.
Di quanto dichiarato il WWF può fornire, come sempre, ampia documentazione e prova, ed è disponibile ad un confronto anche pubblico con i consiglieri Giuliani e Prosperi. Del resto, il WWF ha sempre gestito l’Oasi dei Calanchi di Atri, come tutte le sue Oasi, in maniera trasparente e partecipata e nel corso degli anni ha fornito tutte le informazioni richieste da parte di consiglieri di maggioranza e minoranza.