Dedicato a Ivan.
Agnese dolce Agnese color di cioccolata adesso che ci penso non ti ho mai baciata…
Le parole della tua canzone, appese come luminarie nella via, pendono dall’alto come perle di una collana al collo di una bella donna: ecco, Teramo è la nostra bella donna, la città che abbiamo sempre amato, con la sua gente discreta ma appassionata quando serve, efficiente e pigra allo stesso tempo. Ma perspicace sempre, l’ironia profusa a piene mani e la cordialità offerta sempre con generosità. Tutte belle le luminarie distribuite per ogni dove, quelle del corso in modo particolare, ti portano dentro l’atmosfera del Natale. Poi giri l’angolo e vedi queste. Mi parlano di un amico e di un ricordo ormai troppo lontano.
Quando abbiamo fatto cuppo, quella volta al primo liceo, non sapevo di marinare la scuola insieme a quello che poi sarebbe diventato una star della canzone rock italiana! Avevamo un paio di sigarette in due, ce le siamo andate a fumare alla Villa Comunale. Abbiamo parlato di tante cose, ma soprattutto di donne, di musica e di canzoni; e della tua chitarra, del fatto che per te era l’amica più fidata, che a lei confidavi ansie e speranze, che a lei soltanto parlavi dei tuoi sentimenti. È proprio da quella chitarra che sono nate poi le tue canzoni immortali, quel ritmo rock che solo tu potevi mixare alla poesia delle tue parole!
È l’amore il senso della vita, mi dicevi, e ogni donna merita di essere amata. Per questo hai cantato Agnese e tutte le altre donne. Ed è forse per questo amore che tu hai cantato, che i tuoi fan non si stancano mai di amarti, che la tua città ti avrà nel cuore per sempre.
Cammino per via Capuani, mi unisco allo struscio della gente che va in giro a fare compere, che corre a non fare niente. Questa sera mi piace ricordare quell’amicizia fugace, da compagni di scuola, la tua grinta e la tua simpatia. E il sogno contagioso. Nella mia mente risuonano i tuoi versi: “noi (cavalieri del vento) non moriremo (anche nella tempesta) mai”…
di Pasquale Felix
(foto Vincenzo Ammazzalorso)