Contro la Triestina con un Ventola in più nel motore (avvicenderà Mantini), rispetto a Pesaro. Per il resto si va alla conferma dell’undici che al “Benelli” ha disputato una buona gara, meritando abbondantemente il pari, avendo sfiorato più la vittoria che la sconfitta, episodi cruciali a parte. Oramai un proprio assetto tattico esiste: non si prescinderà dalla linea difensiva a cinque (ma Ventola e Celli dovranno coprire anche le fasce in fase offensiva) con Proietti, Persia e De Grazia in mediana. In attacco confermato il duo Piccioni–Zecca (poche le chance per Bacio Terracino); nella conferenza stampa odierna, infatti, è emersa una novità circa il normale atteggiamento di Agenore Maurizi, che sull’impiego iniziale di un giocatore ha risposto: “Piccioni giocherà“. Crediamo sia giusto così per una molteplicità anche di concause, con Barbuti out e con Di Renzo che benissimo non sta e che ha anche avuto un leggero riacutizzarsi del malanno alla schiena (benedetto sia il fondo durissimo del Bonolis…). Scelta quasi obbligata a parte, comunque, va condivisa la linea, marcata, dell’allenatore, che potrebbe addirittura indicare lo stesso Piccioni quale calciatore designato alla battuta di un eventuale calcio di rigore. Spendere parole e commenti sulla Triestina, invece, crediamo sia davvero inutile: è squadra fortissima nella quale milita più di un ex biancorosso, per uno dei quali (Mirco Petrella), ne siamo certi, ci saranno soltanto applausi, e non per aver militato sei stagioni da queste parti, ma per averlo fatto sempre da professionista, accettando sia gli applausi a scena aperta, sia la panchina. Accettando anche d’andar via senza fare polemiche, spendendo, al contrario, sempre e soltanto belle parole per Teramo ed il Teramo Calcio.