Sto girando tra le mani un calice con un fondo di vino che voglio bermi in tutta tranquillità, come si addice ad un frequentatore di cantine.
Alla stessa stregua mi piace molto centellinare le idee, perché solo quelle che vengono trasmesse in tutta tranquillità e senza corse forsennate o ansiose, sono certo che lasceranno una traccia.
Ognuno di noi, del resto, ha un proprio talento ed è chiamato a dispiegare ogni attimo della vita per renderlo manifesto, esplicito, evidente.
Tutto ciò che ci fa sentire inautentici è da ricollegare al tempo impiegato nel non esprimere ciò per cui siamo vocati.
Mi è giunto un video che ha del formidabile: parla degli 86.300 secondi, quanti sono gli attimi che servono a dare completezza alla nostra giornata.
Quanti di questi secondi noi li perdiamo, occupandoli in cose che non ci scaldano il cuore, che non ci trasmettono sensazioni che sentiamo ci appartengono.
Eppure abbiamo fatto tanti progressi, davvero tanti passi in avanti…ma sull’impiego del tempo siamo ancora dei principianti.
Il video che sta circolando in questi giorni è condotto da un attore che propone a qualsiasi osservatore, di impiegare ogni giorno 86.400 euro che ci vengono consegnati, nel modo più efficace possibile, avendo ben presente che allo scadere della mezzanotte, tutto il denaro non impiegato si volatilizzerà.
Bè, con i soldi, forse saremmo più pronti….ma per quanto tempo? Se poi il giorno successivo il nostro conto corrente registra ulteriori 86.400 euro tutti da spendere e tutti nel miglior modo possibile, cioè nel modo che sia più consono alle nostre caratteristiche…….
Il denaro può essere buttato, perché potrà sempre essere riaccumulato: questo, al contrario, non vale per il tempo, in quanto quello trascorso non torna indietro.
Sul muro in di una casa di Bormio anni fa lessi una scritta che non l’ho più dimenticata. Vi era scritto : “L’uomo misura il tempo, il tempo misura l’uomo” .
Quanta verità in questa semplice affermazione! Può succedere che il nostro pensiero passi adesso in rassegna artisti, musicisti, scienziati che hanno ottimizzato il loro tempo ed hanno lasciato una traccia così indelebile del loro passaggio su questa terra, che gli 86.400 secondi di ogni giornata della loro vita si sono moltiplicati, decuplicati: basta pensare a due personaggi dell’arte musicale e pittorica scomparsi in giovane età come Mozart e Raffaello per rendercene conto.
Sto riassaporando il piacere, come il vino che dondola sul fondo del mio calice, di ridare vita ad una Banca del Tempo: di che si tratta? Sono quelle organizzazioni di volontariato che servono a far incontrare persone che non scambiano denaro né trattano in affari, ma offrono il proprio tempo mettendo a disposizione una esperienza, una competenza acquisite.
Questo fa loro lievitare un “conto corrente di tempo” con il cui credito possono attingere altre competenze presenti sul territorio.
Da chi? Da altre persone che sanno fare cose di cui potrebbero aver bisogno…. Che so? Io faccio una ripetizione di inglese a tuo figlio per due ore e tu, che sei un valente artigiano, mi riparerai una serratura impiegando tempo equivalente: ok? Appare chiaro che in questa trasmissione di competenze passano altri valori, che sono la fiducia nell’altro….
In conclusione, un monito ai miei amici che governano questa città….non vi impantanate, vittime della frenesia del tempo, sappiate ascoltare le considerazioni di coloro che avete già “bollato” come mediocri portatori di elementi di saggezza…soprattutto non correte inseguendo i diversi adempimenti anche quando le persone che governate vi stanno con il fiato sul collo….sappiate dire, con estrema tranquillità….” Avreste piacere di essere curati da un medico frettoloso che con le mani armeggia il bisturi nella vostra pancia, ma ha già la mente protesa sul paziente successivo, non stando quindi concentrato e coinvolto sulla vostra operazione?
….. a proposito, vi aspetto sempre nella mia cantina, per sorseggiare quel vino, che è così amabile, perché è rimasto per un “tempo operoso” e quindi non perso, dentro botti di legno stagionato pronto per essere degustato dai migliori intenditori….meditate, meditate!

Ernesto Albanello