Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il 25 novembre non è una data scelta a caso; onora le sorelle Mirabal, tre attiviste politiche della Repubblica Dominicana brutalmente. Ma da allora molti sono restati e restano a guardare.
La violenza contro le donne e le ragazze è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse al mondo. A causa dell’impunità, del silenzio e dello stigma che ancora la circonda, la violenza psichica, fisica e sessuale contro le donne spesso non viene denunciata. Quest’anno è interventuta una difficoltà aggiuntiva: la pandemia e il conseguente lockdown istituito in molte Nazioni. Dallo scoppio della pandemia di coronavirus, è stata segnalata a livello internazionale un’intensificazione della violenza commessa contro donne e ragazze, in particolare in ambito domestico: +38% delle segnalazioni di violenza domestica in Europa dall’inizio del lockdowd, + (fonte: UN Women, COVID-19 and ending violence against women and girls, 2020). Ma molti restano a guardare.
Il fenomeno è in forte aumento. Ma molti restano a guardare. A fronte di queste cifre, e riconoscendo la necessità di agire prontamente contro questa violazione dei diritti umani, pochi si impegnano per combattere la violenza di genere. Molti restano a guardare. Eppure, ovviamente, la violenza contro le donne e le ragazze non è inevitabile, la prevenzione è possibile e necessaria. Per questo, il 25 novembre dovrebbe essere tutti i giorni dell’anno. E la gente dovrebbe smetterla di restare a guardare qquello che accade oramai in ogni città, in ogni strada.
Pre questo è ancora più meritevole l’iniziativa che si svolgerà giovedì 25 novembre, alle ore 17,00, quando saranno insieme un gruppo di artisti presso la sala consiliare del Comune di Città Sant’Angelo, per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il famoso fotografo Cristian “Mc Curry” Palmieri , la critica letteraria Marina Ciferni e il maestro della chitarra Andrea Castelfranato affiancheranno la bella e toccante mostra fotografica di Cristina Cenci, affiancata dalle perle di Palmieri. Seguirà la presentazione del libro “11 volte grazie” di Laura Bassano a cura di Marina Ciferni.
“Il diverso è colui che pensa che un problema o una disabilità ti possa rendere diverso, ma in realtà è solo una questione di punti di vista: chi guarda e vede solo il problema e non so cogliere l’essenza della tua persona; è una visione limitata dell’altro, è una visione limitata della vita”.
11 volte grazie di Laura Bassano è anche questo. Una storia di vita, il racconto della sua vita di atleta, di ragazza cresciuta in fretta (forse troppo) ma che ha saputo non limitare il suo sguardo. 11 volte grazie; perché un numero? Perché è il suo numero, quello che l’accompagna da sempre: dal numero di maglia stampato sulla schiena, alle monetine che le riportava il nonno. Il racconto della sua vita fatto di sport, due su tutti: il calcio e la pallavolo. Hai presente il colpo di fulmine, quando quel dettaglio ti cambia la prospettiva, le sensazioni e gli obiettivi? Ecco, per Laura la pallavolo è stata un colpo di fulmine: quel rumore proveniente da una palestra, la curiosità di scoprire e zac! Fulminata da quella palla da alzare sotto rete! La sua forza, quelle che infonde tra le pagine di un libro, è quella di una 25enne che non si arresa. E non dipende dall’età, dipende da quello che hai dentro e dalla forza del suo motore. Laura è fortunata che il suo motore ha diversi propulsori: la pallavolo, il calcio, la nonna e tutta la sua famiglia. Un libro in cui vorremo dire a lei il nostro grazie numero 12 per la passione e genuinità nell’essere sempre se stessa.
La passione, quella delle donne di sport che amano la loro attività che la praticano a costo di mille sacrifici; la passione che ha mosso per esempio, le calciatrici nel corso della storia del movimento calcio donne.