TERAMO – L’augurio è che, guardando al futuro, il calcio della nostra città viva di tante vittorie, qualche pareggio e poche, pochissime sconfitte. Il piatto che il Città di Teramo mette in tavola è potenzialmente di prima qualità.
Vantare una società sana che disponga finalmente del primo impianto cittadino (in questa settimana solo giovedì sarà al “Besso”) e che possa concentrarsi sulla propria attività, crea un presupposto basilare: pensare a fare calcio, finalmente, senza più una miriade di cosucce varie e molto fastidiose…
Noi restiamo dell’idea che la rosa biancorossa saprà togliersi buone soddisfazioni grazie ad alcuni ingredienti di livello. Il primo? Se è vero che il monte ingaggi sia il terz’ultimo del girone F e che il mercato estivo abbia registrato esborsi che hanno visto ben 16 società spendere di più, talune anche per 3,5 volte, come non sottolineare che il lavoro di Paolo D’Ercole sia stato magistrale? E come non dare corpo al fatto che la squadra riesca ad esprimere quasi sempre un calcio convincente e che fa parte del proprio DNA grazie a Marco Pomante, sempre più stimato da tantissimi e che sa prendere le decisioni che deve senza guardare in faccia a nessuno?
Il mix che ne viene fuori è anche riconducibile alla partita di Chieti, pareggiata assolutamente con merito e nel corso della quale una sola delle due formazioni è sembrata essere “squadra”: il Città di Teramo. Sappiamo di andare controcorrente, ma ne siamo convintissimi anche guardando le due reti e quelle potenzialmente fallite. Nella prima frazione sono stati Pietrantonio da metà campo e Touré allo scadere ad andare vicini alla marcatura. contro un tiro dalla distanza di Ceccarelli e nella ripresa alla traversa di Fall ed al vantaggio di Della Quercia (irregolarissimo!) ha fatto da riscontro il pari (con esultanza sbagliata) di Pavone. Che poi, ma solo sul finire e a gara cambiata dagli eventi extra, i “milionari” teatini abbiamo avuto un maggior possesso palla… ci mancherebbe!
Noi ci teniamo convintamente i nostri sapendo che, ad oggi, non siano affatto inferiori, come squadra, ai neroverdi e… non è poco!
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