TERAMO – Cambio di Giudice per il processo sull’inquinamento dell’acquifero del Gran Sasso in corso al Tribunale di Teramo e che vede imputate 10 persone tra rappresentanti legali e amministratori di Strada dei Parchi, Ruzzo Reti e Istituto nazionale di Fisica Nucleare. Il Processo è stato rinviato a Dicembre. La seduta odierna riguardava solo la incompatibilità del giudice attuale del Processo, Lorenzo Prudenzano. Purtroppo la concomitanza con lo sciopero degli Avvocati ne ha impedito lo svolgimento. Tutto dunque è stato rimandato al 2 dicembre quando sarà nominato il nuovo Giudice, Domenico Canosa. Per gli ambientalisti, in particolare il WWF il l’aspetto più preoccupante è il ritardo in merito alla nomina del commissario e quindi a cascata il ritardo sulla messa in sicurezza dell’acquifero.
Gli imputati del processo sono: Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto di fisica nucleare; Stefano Ragazzi, direttore dei laboratori nazionali dell’Istituto di fisica nucleare; Raffaele Adinolfi Falcone, responsabile del servizio ambiente dei laboratori dall’ottobre del 2005; Lelio Scopa, presidente del consiglio di amministrazione della Strada dei Parchi; Cesare Ramadori, amministratore delegato di Strada dei Parchi dal 30 maggio del 2011; Igino Lai, direttore generale di esercizio di Strada dei Parchi con compiti in materia di tutela dell’ambiente dal 2011; Antonio Forlini, oggi ex presidente di Ruzzo Reti e attuale consigliere del Cda; Domenico Giambuzzi, all’epoca dei fatti responsabile dell’area tecnica della Ruzzo Reti; Ezio Napolitani, responsabile dell’unità operativa di esercizio della Ruzzo Reti; Maurizio Faragalli, responsabile del Servizio acquedotto della Ruzzo Reti dal 17 gennaio 2014.
Tutti sono accusati a vario titolo di di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose in relazione all’allarme sversamento di sostanze dell’8 maggio 2017.