PESCARA – Il Collettivo Zona Fucsia, insieme a tutte le realtà associative, sindacali e politiche firmatarie, si dissocia dalla presentazione del libro “Il mondo al contrario” prevista il 14 ottobre a Canosa Sannita (CH) con la presenza del generale Roberto Vannacci insieme all’amministrazione comunale, presso il Palazzo Marcucci, chiedendone la sospensione. Le ragioni della richiesta riguardano i contenuti del libro inaccettabili e offensivi che vanno a discapito delle minoranze discriminate e appartenenti alle categorie più vulnerabili.

Il generale Roberto Vannacci, celebre per il suo libro “Il Mondo al contrario”, in cui esprime opinioni contro persone LGBTQIA+, il mondo del femminismo e migranti è espressione del peggior populismo e qualunquismo del nostro Paese. Il suo lavoro, oltre a contenere un numero ampio di refusi ed errori grammaticali, è veicolo dei più violenti e futili stereotipi, nocivi per una società progressista e che aspira a garantire i diritti per tutte e per tutti.

Nonostante il contenuto violento, il libro è divenuto un best seller su Amazon. Il Generale Roberto Vannacci, ex capo della Folgore e con diverse missioni alle spalle, è stato già destituito da cariche strategiche; recentemente è stato sollevato dal comando dell’Istituto Geografico Militare di Firenze a causa delle polemiche seguite alla pubblicazione del suo libro.

Qui riportiamo uno dei (tantissimi) passaggi critici del libro in cui offende senza mezzi termini immigrati, omosessuali, femministe, ambientalisti scagliandosi contro quella da lui definita come «dittatura delle minoranze», diffondendo un messaggio sbagliato, se non pericoloso.

Senza mezzi termini parla della comunità LGBTQIA+:

«Cari omosessuali, non siete normali»
«Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!» scrive Vannacci nel volume. «La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale che ha vietato termini che fino a pochi anni fa erano nei nostri dizionari: (ndr. chiediamo scusa per le parole riportate) pederasta, invertito, frocio, ricchione, buliccio, femminiello, bardassa, checca, omofilo, uranista, culattone che sono ormai termini da tribunale».

Tema molto trattato nel libro è l’immigrazione:

«Paola Egonu, i suoi tratti non rappresentano l’italianità»
«Che piaccia o no, non nasciamo uguali su questa terra e quindi chi arriva in Italia dovrebbe ringraziare immensamente per la compassione e la generosità». Per Vannacci, nonostante possano diventare cittadini italiani, i migranti sempre «diversi» restano. E sulla campionessa di pallavolo Paola Egonu, sottolinea appunto che è «italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità».

Sul femminismo inoltre dice:

«Altra incredibile bordata proviene dal movimento femminista che si batte per l’emancipazione della donna. Oltre a promuovere istituzioni come il divorzio e l’aborto al suon dello slogan “Tremate, tremate, le streghe son tornate” si oppone alla figura femminile intesa come madre. Le moderne fattucchiere sostengono che solo il lavoro ed il guadagno possono liberare le fanciulle dal padre padrone e dal marito che le schiavizza condannandole ad una sottomessa, antiquata, involuta ed esecrabile vita domestica».

Cos’è la “normalità” per Vannacci?

«Il lavaggio del cervello a cui siamo sottoposti giornalmente volto ad imporre l’estensione della normalità a ciò che è eccezionale ed a favorire l’eliminazione di ogni differenza tra uomo e donna, tra etnie (per non chiamarle razze), tra coppie eterosessuali e omosessuali, tra occupante abusivo e legittimo proprietario, tra il meritevole ed il lavativo non mira forse a mutare valori e principi che si perdono nella notte dei tempi?

Per non parlare dei molti che, ritenendosi cittadini di un mondo universale e portatori di valori irrinunciabili vogliono cancellare le frontiere, i confini, gli stati, la cultura, la civiltà e persino la Patria per la quale si sono sacrificati milioni di nostri parenti e predecessori».

La libertà di espressione deve essere difesa e a tutti i costi tutelata, ma non può e non deve essere veicolo di messaggi di odio, offensivi, discriminatori e antidemocratici come questi.

Pertanto, chiediamo a gran voce all’amministrazione di Canosa Sannita la sospensione della presentazione del libro “Il mondo al contrario”, in quanto i contenuti sono inaccettabili e offendono le minoranze maggiormente discriminate e le categorie più vulnerabili.

Collettivo Zona Fucsia

Presenza Femminista
Mazì- Arcigay Pescara
Patate Bollenti
Abruzzo Pride
Anpi Comitato Provinciale Pescara
Arci Comitato provinciale di Chieti
CGIL Chieti
Belle Ciao Chieti
La Formica Viola
PAS – Partecipazione Attiva Studentesca
LAS – Libera Associazione Studentesca

Sinistra Italiana Pescara
Sinistra Italiana Abruzzo
Partito Democratico Provincia Chieti
Circolo PD G. di Vittorio

Giovani Democratici Provincia Chieti
Giovani Democratici Provincia Pescara
Giovani Democratici Abruzzo

Coalizione Civica Pescara
Partito della Rifondazione Comunista Pescara
Partito della Rifondazione Comunista Abruzzo
Cobas Pescara- Chieti
Giovanni Di Iacovo – Consigliere Comunale Pescara

Okay!
Oltre il Ponte

A.T.S. Unite si può (Centri Antiviolenza di Ortona “Non sei Sola” e “Donn.è”)
Dafne ETS
Purple Square – Abruzzo