L’AQUILA – “Abbiamo erogato 410 milioni di euro a 42 mila 500 imprese agricole tramite il Programma di Sviluppo Rurale (PSR); destinato 470 milioni di euro a interventi legati alla tutela della risorsa idrica; speso 14 milioni di euro del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP), sostenendo circa 290 imprese del settore. In questi 1659 giorni di legislatura abbiamo messo in campo risorse per finanziare progetti importanti per ‘ridisegnare la Regione del futuro’; interventi rivolti al tessuto produttivo primario abruzzese, che confermano il fermo impegno di questo governo regionale a promuovere lo sviluppo sostenibile, la crescita economica del territorio, e ad affermare, partendo proprio dal comparto agricolo, un nuovo modello Abruzzo”.
Così il vice presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, che tra le altre detiene le deleghe all’Agricoltura e all’Ambiente, nel corso dell’incontro pubblico che si è svolto nel pomeriggio di ieri a L’Aquila nell’auditorium del Parco del Castello, in una sala stracolma, con centinaia di persone costrette a seguire l’evento sui maxischermi allestiti all’esterno.  Simpatizzanti e cittadini che sono stati chiamati a raccolta dal vice presidente per tracciare un primo bilancio dell’attività amministrativa messa in campo con il governo di centrodestra in Abruzzo. Presenti, tra gli altri, il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, il sottosegretario all’agricoltura, sovranità alimentare e foreste Luigi D’Eramo, i rappresentanti delle organizzazioni professionali e tanti amministratori ed esponenti politici locali. “Nonostante le difficoltà vissute su scala globale – ha spiegato Imprudente – che hanno mutato profondamente le dinamiche sociali ed economiche della regione, prime fra tutte la pandemia da COVID-19 e la guerra in Ucraina, siamo riusciti a raggiungere obiettivi importanti. Oltre ai 410 milioni erogati al 31/08/2023 nell’ambito del PSR, abbiamo già messo in campo per la prima annualità del Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale (CSR) 2023-27, ulteriori 58 milioni di euro per finanziare 10 linee d’intervento a sostegno del comparto agricolo di questa regione. E poi il sistema idrico – continua Imprudente – con oltre 470 milioni di euro messi a disposizione, 130 dei quali per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso, 165 per finanziare interventi di riduzione delle perdite delle reti di distribuzione dell’acqua e 30 milioni per il completamento e l’efficientamento del sistema acquedottistico”.
Nel corso dell’incontro, il vice presidente della Regione ha altresì illustrato le politiche messe in campo per potenziare il sistema irriguo e depurativo, finanziando 12 maxi-interventi dei consorzi di bonifica, per un valore complessivo di 96 milioni di euro e 33 milioni di euro per realizzare 19 interventi e 13 progettazioni per l’adeguamento, ampliamento e potenziamento di impianti di depurazione e collettori fognari.
In questi 4 anni – spiega Imprudente – abbiamo stanziato circa 470 milioni di euro con il fine di realizzare infrastrutture e interventi per efficientare il sistema idrico integrato attraverso un approccio complessivo di sistema per poter gestire e salvaguardare una preziosa risorsa qual è l’acqua anche come occasione di sviluppo e di crescita di un intero territorio”.
Infine, sono state presentate le politiche poste in essere a tutela e custodia dell’ambiente. Su tutte, l’ottenimento con il Parco regionale Sirente-Velino della prima Green community, finanziata con 2 milioni di euro con i fondi del PNRR, uno dei tre progetti pilota in tutta Italia.
L’Abruzzo – commenta il vice presidente – dopo aver ottenuto con il Parco regionale Sirente-Velino il primo riconoscimento, ha in seguito ottenuto anche il finanziamento di altre due green communities, segno evidente che questo governo regionale sta cogliendo appieno l’opportunità offerta dal valore ambiente“.
In ultimo, l’importante annuncio, per molti una conferma, sull’istituzione della Fondazione Abruzzo Film Commission, a testimoniare quanto la promozione del territorio sia diventata centrale nelle scelte della Giunta regionale.