PESCARA – “La Regione Abruzzo non sta facendo nessun significativo passo in avanti per migliorare l’assistenza sanitaria sul disturbo dello spettro autistico. A distanza di quasi un anno dalla mia interpellanza regionale sulle gravi criticità riscontrate nella Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti, molte di queste continuano ad essere presenti e a farne le spese sono sempre e solo le famiglie”.
Interviene duramente la Consigliera regionale del M5S, Barbara Stella che già in passato aveva attenzionato la giunta regionale sul tema.
E prosegue, “mi risulta che ancora oggi molti bambini aspettino oltre un anno prima di potere effettuare la prima visita da parte del neuropsichiatra infantile e questo inevitabilmente ritarda in maniera significativa l’inizio del percorso terapeutico. Voglio ricordare che la tempestività della diagnosi nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico è fondamentale, insieme alla qualità dell’intervento che è assolutamente determinante per lo sviluppo dell’autonomia della persona. C’è da chiedersi come mai il sistema sanitario regionale non riesca a garantire tempi adeguati per rispondere a queste esigenze assistenziali, considerando che un decreto del 2017 inserisce i disturbi dello spettro autistico nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sanitaria”.
Continua la pentastellata, “l’istituzione di un servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza da parte della Asl 02 serve a poco se non viene dotato di tutto il personale che possa rispondere rapidamente alle richieste delle famiglie e accorciare le lunghe liste di attesa. La questione l’avevo posta all’attenzione dell’assessore competente già un anno fa ma, nonostante i vari proclami, ad oggi i problemi restano. Bisogna sciogliere questo nodo se si vuole garantire alle famiglie un’adeguata assistenza e fornire loro tutti gli strumenti necessari per migliorare e semplificare la relazione con i propri figli”.
E ancora, “sarebbe necessario, inoltre, implementare il parent-training, un approccio che si pone l’obiettivo di migliorare le abilità genitoriali nella gestione dei bambini e permettere di comprendere e rispondere correttamente ai segnali e alle esigenze del vivere quotidiano; e non solo, è necessario anche operare maggiormente in luoghi e contesti diversi, in tutti gli ambienti di vita, come raccomandato dalle linee guida nazionali”.
Conclude la Stella, “questa giunta di centro-destra continua a dimostrare lentezza nel risolvere problemi cruciali che vanno a gravare solo e soltanto sui cittadini, in questo caso su famiglie già emotivamente affaticate da una condizione delicata, determinata dalla complessità della gestione del disturbo dello spettro autistico. Chiedo a questa giunta di invertire la rotta, di dare risposte immediate, garantendo alle persone più fragili una adeguata assistenza sanitaria”.