Un po’ di chiarezza sull’uso delle bioplastiche compostabili che vanno usate con moderazione perché la battaglia che stiamo combattendo è contro l’usa e getta. Bisogna tornare a quella pratica virtuosa che è il RIUTILIZZO.
Le norme europee prevedono che entro il 2021 tutti gli stati membri , quindi anche l’Italia, devono adeguarsi e vietare la vendita di plastica monouso per cibi e bevande. Per sostituire piatti e bicchieri in plastica usa e getta si propone l’uso di materiali compostabili da conferire nella raccolta differenziata dell’umido.
Occorre innanzitutto partire da un principio fondamentale: IL MIGLIOR RIFIUTO È QUELLO NON PRODOTTO. Per questo, piatti, bicchieri e posate usa e getta vanno sostituiti con quelli lavabili riutilizzabili perché L’USA E GETTA VA ABOLITO. Le bioplastiche compostabili sono anch’esse insostenibili se pensiamo di sostituirle alle plastiche usa e getta. Vediamo perché:

1) poiché si ottengono da materie prime vegetali rischieremmo un consumo spropositato di suolo, di acqua, di carburante per produrla.

2) questi materiali si degradano soltanto in impianti di compostaggio che trasformano in terra fertile i nostri piatti e bicchieri compostabili se vengono mischiati con avanzi di cucina, sfalci d’erba e potature. Se negli impianti la plastica compostabile diventa troppa, il processo va in tilt rischiando di mandare tutto in inceneritori o discariche.

3) molti scambiano le plastiche che non rispettano gli standard di compostabilità ( EN 13432 ) per bioplastiche compostabili e vanno ad inquinare la raccolta differenziata dell’umido.

?? Il Governo Italiano dovrà recepire la norma europea entro il 2021 e tenere conto di queste osservazioni nell’introdurre il divieto di vendita delle plastiche usa e getta. Ma, prima di ogni cosa, dobbiamo essere noi ad eliminare questo flagello dalle nostre case e dalle nostre vite.

Quindi:

? Borracce sempre in borsa, stoviglie lavabili a casa e nei locali pubblici, tazze e bicchieri lavabili in ufficio devono diventare la regola.

? Il cambiamento, come sempre, parte da noi.

 

Per chi volesse approfondire, c’è un comunicato stampa del Consorzio Italiano Compostatori sull’argomento:
CS-6_2019-Compatibilità-manufatti-compostabili_CIC.pdf