TERAMO – Il 21 agosto 1964 mentre si trovava a Jalta, sul Mar Nero, nell’allora URSS, località presso la quale soggiornavano molti esponenti dell’Internazionale Comunista, veniva improvvisamente a mancare colpito da un ictus il Segretario Generale del PCI Palmiro Togliatti. A Roma ebbero luogo le esequie solenni de “Il Migliore” con più di un milione di partecipanti. Nel 55esimo anniversario della scomparsa, è importante rendere vivo il ricordo ed onorarne la memoria, per trasmettere i suoi preziosi insegnamenti alle nuove generazioni.
Nelle scorse settimane, sulle pagine dello storico quotidiano della borghesia italiana, un noto pennivendolo ha avuto l’ardire di sentenziare che il valore dell’anticomunismo andrebbe condiviso da tutti come quello dell’antifascismo perché a suo dire comunismo e fascismo pari sono. Una tesi questa, assai grave, falsa e profondamente sbagliata da un punto di vista della verità storica e della realtà oggettiva dei fatti. Un’affermazione ignominiosa e ripugnante che offende e calpesta la storia dei comunisti, ovvero di quanti hanno dapprima subito la tirannia, l’odio e la violenza del regime mussoliniano per oltre un ventennio e poi combattuto alla testa della resistenza partigiana e della lotta di liberazione, sacrificando le proprie vite per la riconquista della nostra libertà e della democrazia. Coloro che hanno dato all’Italia una fondamentale Costituzione repubblicana, progressista ed antifascista lottando ogni giorno per difenderla ed attuarla. I comunisti che hanno sempre difeso con la schiena dritta il nostro ordinamento statale e le libere istituzioni democratiche, anche nei momenti più bui della storia della Repubblica, contro tentativi golpisti, terrorismi, corruzione e mafie; strenui paladini dei valori civili, dell’onestà, delle libertà e delle garanzie costituzionali.
Anche per respingere questi vili e squallidi attacchi reazionari è significativo ricordare la figura di un gigante della storia come Togliatti, padre costituente della Repubblica ed esemplare Segretario comunista che tanto ha dato come milioni di comunisti, per l’emancipazione delle classi popolari, le grandi conquiste sociali del Novecento, la pace e la giustizia nel nostro Paese e nel mondo.
Mirko De Berardinis