TERAMO – Gabriele Minosse, ex Sindaco di Cortino per 15 anni, ha presieduto il Bacino Imbrifero Montano di Teramo dal 2019 al 2021; sicuramente è nella condizione di poter valutare, oggi da esterno, l’operato del “nuovo corso”, così classificato non da noi, ma dall’attuale presidente Giuseppe D’Alonzo, ex Sindaco di Crognaleto e suo successore. A tal proposito chiediamo all’ex Presidente se si sia sentito chiamato in causa, in quest’ottica…

  • Non soltanto la risposta è affermativa, ma aggiungo che mi sono sentito anche mortificato. Personalmente non ho mai preso iniziative personali né mai ho inventato chissà cosa: il mio percorso transitava presso i Sindaci, ascoltandoli e condividendone le scelte

Perché è diventata così tanto importante, oggi, la comunicazione per il Bim (criteri corretti ed applicabilità assolutamente errata – ndr -)?

  • Io non avevo le pretese di dover fare carriera politica, mentre D’Alonzo sì: è lui che ha dichiarato pubblicamente “…non pensate che sia finita qui la mia carriera“. E dire che se il 19 a 17 fosse stato 17 a 19, cosa possibilissima, gli avrei proposto di  amministrare il mio condominio

Se la sente di condividere l’operato non solo mediatico dell’attuale governance? Ci sono cose che Lei reputa sbagliate?

  • Non c’è governance: c’è solo D’Alonzo. Pensi che lo Statuto prevede una giunta composta da 5 a 8 membri e lì sono in 4, compreso lui. Sa tanto del… “qui comando io e voi non contante… niente” 

La promozione di un territorio comunque circoscritto è corretto che definisca delle graduatorie di merito molto, ma molto diverse tra i diversi organi di informazione?

  • Non esiste assolutamente una logica che sappia di razionalità; al contrario rientra nella discrezionalità del “decido io”. Il Bim non aveva e non ha una struttura idonea in grado di valutare questi aspetti. Ma vogliamo parlare delle variazioni di bilancio operate dalla Giunta e non dall’Assemblea o delle ripartizioni dei fondi che io dividevo per quote spettanti a ciasun Comune come sempre dovrebbe essere?

Facendo un passo indietro, perché l’elezione di D’Alonzo è stata così tanto sofferta?

  • La sua carica, sofferta o non, resta illegittima perché la nomina non è mai stata ratificata dall’assemblea dell’ente dopo l’elezione di Crognaleto. Tutti gli atti sono, ad oggi, illegittimi e la sanatoria del Vulnus non la si registra da nessuna parte…