PESCARA – Con l’assemblea regionale di oggi inizia una fase nuova dopo la lunga stagione elettorale. Dopo il voto si è aperta un giusto momento di approfondimento per capire come avviare questo nuovo ciclo rilanciando il partito e lavorando per rafforzare la coalizione di centrosinistra. Il segretario regionale Daniele Marinelli ha introdotto l’assemblea con un’analisi dello scenario europeo e dell’ottimo risultato del Partito Democratico alle elezioni europee, chiarendo che la linea politica chiara e riconoscibile trainata dalla segretaria nazionale è stata la ragione principale del risultato. Ha analizzato il voto in Abruzzo, dove il PD ha ottenuto un bel risultato alle elezioni europee, anche grazie alla coraggiosa e forte campagna elettorale di Manola Di Pasquale, la candidata abruzzese più votata in regione. Ha ammesso la sconfitta alle amministrative, nel quadro di una difficoltà complessiva che in questo momento il centrosinistra paga nei confronti della destra. L’analisi si è soffermata, anche con le relazioni dei segretari provinciali, su tutti i luoghi dove si è andati al voto. “Oggi – ha osservato Marinelliil sistema di potere di Fratelli d’Italia, mix di arroganza e malgoverno, produce l’allontanamento dei cittadini dalla politica oppure la scelta delle opzioni clientelari, nel quadro nella convinzione che la politica non serva più. Noi dobbiamo ribaltare questo schema, con una opposizione serrata, convincente, intransigente, ma rimettendo in campo un’idea di futuro che ci connetta con i bisogni delle persone. Per questo, propongo una grande Conferenza programmatica, a settembre, che discuta, elabori e progetti questo rilancio della nostra visione politica, con i piedi piantati a terra e lo sguardo rivolto al futuro. Inoltre – ha proseguito il segretario – la stagione dei congressi dei circoli e delle federazioni deve essere l’occasione giusta per una riflessione sul modello di partito dei territori, per valorizzare il tanto di buono che c’è e aggiustare il tiro dove serve, anche aprendo una fase di rinnovamento della nostra classe dirigente. Per questo, propongo anche una Conferenza organizzativa, sul nostro modello di partito, sulla salute dei circoli, sulle iniziative da adottare per rendere il nostro radicamento territoriale un obiettivo concreto scritto sulla roccia e non sulla sabbia, per capire come tradurre in concreto l’impegno a dare più risorse per il sostegno alle iniziative, per discutere di come tradurre nel concreto anche questa necessità di rinnovamento, che vuol dire aprire le porte, essere la forza larga e attrattiva all’altezza delle aspettative che ci sono nei confronti del PD, dismettere quell’immagine di partito un po’ ingessato che ci ha accompagnato in passato. E c’è il tema di far crescere una nuova classe dirigente, a partire da quelle e quelli che hanno la passione e l’energia per dare slancio e credibilità al partito”. Marinelli ha poi citato alcune questioni che hanno segnato l’inizio di questa consiliatura regionale: “La sanità, con i nodi che stanno venendo al pettine e la pesante situazione debitoria delle ASL che fa il paio con una continua e progressiva spoliazione dei servizi; l’agricoltura, con l’iniziativa dei Sindaci e degli amministratori (che ringrazio per la dignità con cui esercitano il proprio ruolo, in difesa dei nostri territori) nei confronti di un governo regionale a cui non importa nulla dei danni subiti dalle imprese agricole abruzzesi e utilizza la filiera monocolore con Roma, quando c’è da chiedere, con la regola del silenzio e dell’accondiscendenza”. Ha poi continuato il segretario: “Abbiamo riproposto il progetto di legge per restituire alla Riserva del Borsacchio il suo perimetro originario, dopo il ridimensionamento pesantissimo che nottetempo fu approvato al termine della scorsa legislatura. E poi le omnibus, il metodo dei finanziamenti a pioggia, le risorse dilapidate con assegni in bianco che in qualche caso non potranno nemmeno essere onorati viste le condizioni del bilancio regionale. Dobbiamo dire, una volta per tutte, che la delibera con le regalie di fine anno va revocata e i 18 milioni bruciati in mille rivoli devono essere utilizzati per la sanità e che il deficit delle Asl non lo devono pagare gli abruzzesi con il taglio dei servizi, come sta avvenendo. Va denunciato con grande forza che l’abitudine ad elargire mance e mancette elettorali va fermata. Servono programmazione e bandi, quelli che producono sviluppo dentro una visione”. Marinelli ha concluso annunciando che “il confronto e l’approfondimento continueranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane negli organismi di partito, a tutti i livelli” – Ufficio stampa PD Abruzzo –