PESCARA – “In politica la realtà non è mai quella che appare. La narrazione dei vincitori ‘riscrive’ la nuda trama dei fatti. Sugli ultimi trent’anni di storia italiana, paradossalmente, si è imposto il racconto dei vinti della storia. È la sinistra di matrice comunista e statalista – la grande sconfitta del secolo scorso, divenuta il sorprendente alfiere del liberismo selvaggio e del conseguente capitalismo finanziario – a raccontare cosa è successo, in sintonia con una parte della magistratura inquirente”. Paolo Cirino Pomicino, nel suo libro ‘Il grande inganno’, fa il controcanto alla storia ‘ufficiale’ e, a forza di fatti, documenti e ragionamenti, offre una nuova e convincente lettura del passato prossimo e del presente. Giovedì 23 giugno alle ore 18 presso il Circolo Aternino di Pescara l’ultimo libro del politico di primo piano nella storia del nostro Paese, sarà presentato in un’iniziativa a cura dell’Istituto di Cultura Politica ‘Giuseppe Spataro’.
“L’Italia vive una profonda crisi della democrazia, con la crescente invadenza del grande capitale finanziario e la progressiva trasformazione del ceto medio spaccato in due tronconi, il più piccolo dei quali è diventato una nuova classe dominante grazie alla finanza ingegnerizzata – si legge ancora nel libro di Pomicino – mentre il ruolo dei corpi intermedi è pressoché scomparso. Serve una nuova rivoluzione borghese capace di rilanciare cultura e democrazia nel sistema politico italiano, ‘anonimo’ e sempre più personalizzato”. In questo quadro ha fatto irruzione, a fine febbraio, la guerra in Europa Orientale, con l’invasione russa dell’Ucraina. Migliaia di morti, milioni di profughi e danni materiali incalcolabili hanno commosso il mondo e compattato l’Europa e l’Occidente nel sostegno politico e materiale all’Ucraina e nelle sanzioni, durissime, alla Russia. “Una svolta tragica, per un nuovo ordine mondiale”.
Paolo Cirino Pomicino (Napoli, 1939) ha ricoperto numerose cariche, in Italia e in Europa. Entrato in politica nelle file della Democrazia Cristiana, ha svolto ruoli di primo piano nel partito (consigliere nazionale e membro della direzione nazionale). Tra gli altri incarichi, è stato consigliere e assessore del Comune di Napoli, deputato della Repubblica (1976-1994 e 2006-2008), presidente della commissione Bilancio della Camera dei deputati, ministro della Funzione pubblica e ministro del Bilancio. È stato inoltre deputato europeo. Attualmente è opinionista del quotidiano «Il Foglio», dopo aver scritto con frequenza per il «Corriere della Sera», «Il Sole 24 Ore», «La Stampa» e «Il Mattino». È stato inoltre collaboratore, con lo pseudonimo di Geronimo, de «L’Indipendente», «il Giornale», «Libero», «Il Mondo» e «Panorama». Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo ‘Strettamente riservato. Le memorie di un superministro della Prima Repubblica’ (Mondadori, 2000), ‘Dietro le quinte. La crisi della politica nella Seconda Repubblica’ (Mondadori, 2002), ‘La politica nel cuore. Segreti e bugie della Seconda Repubblica’ (Cairo Editore, 2008) e ‘La Repubblica delle Giovani Marmotte’ (Utet, 2015).