TERAMO – A seguito dell’odierno avvio della cantierizzazione delle opere di restauro nella Cattedrale di S. Maria Assunta, con la benedizione del Vescovo Lorenzo Leuzzi, alla presenza del Commissario Straordinario Giovanni Legnini, la Diocesi di Teramo-Atri rende noti i seguenti dati sul proprio territorio:
– Chiese che hanno subito danni: 181
– Opere provvisionali di messa in sicurezza: 70 (18 definitive, con chiese riaperte al culto; le altre utili alla limitazione del deperimento del bene e alla tutela della pubblica incolumità).
– Edifici interessati dall’Ordinanza N.105: 56 edifici, tra i quali primo a partire è simbolicamente il Duomo di Teramo. Altre importanti chiese nella città di Teramo sono quelle di S. Agostino, S. Domenico e Madonna del Carmine; nel territorio della Diocesi saranno interessate (tra le altre) anche l’antico santuario di San Gabriele, le chiese di S. Maria in Platea a Campli, S. Rocco in Montorio al Vomano, SS. Pietro e Andrea a Castelbasso. Da qui ad un mese saranno presentati tutti i progetti utili all’acquisizione dei pareri di competenza da parte dell’USR, della Soprintendenza e del Genio Civile a seguito dei quali partiranno i lavori veri e propri.
Si attende poi l’emissione di una nuova Ordinanza per il finanziamento dei restanti edifici di culto.
Intanto nel mattino odierno si è dato il via all’allestimento del cantiere nel Duomo di Teramo, prima cattedrale del cratere sismico ad essere interessata dalle operazioni di restauro, senza per altro che queste causino l’interruzione delle attività pastorali e di culto. L’avvio dei lavori veri e propri si svolgerà a seguito del rilascio delle autorizzazioni di competenza da parte della Soprintendenza ABAP e dell’Ufficio Speciale Ricostruzione della Regione Abruzzo e consisteranno nel miglioramento sismico della torre campanaria, nel rafforzamento del corpo principale della Cattedrale e in interventi di restauro della Cappella di San Berardo e delle facciate principali.
Il cantiere della Cattedrale rientra in un progetto più ampio di riqualificazione della principale piazza del centro storico della città, che coinvolge anche il Seminario Aprutino e il Palazzo Vescovile. Per volontà del Vescovo i lavori sono stati affidati a ditte del territorio e sono resi possibili dalla sinergia tra le istituzioni coinvolte: la Soprintendenza ABAP, gli Uffici Speciali per la Ricostruzione e la Struttura Commissariale alla Ricostruzione 2016.