Parco1923, è il nome del profumo che affonda le sue radici nelle piante magiche che crescono nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, scelto dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa come marchio simbolo della bellezza della conservazione e della valorizzazione dell’ambiente italiano all’estero, tanto che il profumo ha accompagnato il ministro nei suoi recenti viaggi ufficiali in Oriente, dove ha incontrato in Cina il ministro dell’Ambiente Li Ganjie e il ministro della Scienza e della Tecnologia Wang Zhigang. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con la sua storia
fatta di boschi millenari e piante uniche diventa così il simbolo dell’eccellenza ambientale italiana e di un patrimonio unico al mondo: le foreste vetuste del Parco dove si trovano i faggi più antichi d’Europa, che nel 2017 sono state dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Unesco per il loro valore biologico ed ecologico di rilievo globale. Parco, uno dei più antichi d’Europa, ha una piramide olfattiva che racchiude un mix di piante. Queste crescono per la maggior parte all’interno dell’area protetta. Il cuore del profumo è composto dal misterioso Maggiociondolo, letale per gli uomini e benefico per gli animali, dall’essenza delle Bacche di Ginepro addolcita dall’inebriante Caprifoglio che si sposa con la Ginestra Odorosa. E ancora gli effetti benefici dell’Angelica Selvatica, impreziosite dal rarissimo Giaggiolo e dagli effetti terapeutici del Muschio. Il fondo è di Faggio, albero rappresentativo del parco e della sua tradizione che popola il 60% dei boschi del territorio. Basterà chiudere gli occhi per immergersi in uno dei sentieri che portano all’interno delle foreste, dove si può sperare d’intravedere l’Orso Bruno Marsicano, timido e pacifico, da sempre simbolo di questi territori e ora anche del profumo. La confezione di Parco1923 richiama il legame con un territorio unico, attraverso il colore verde e l’oro dell’orso. Infine, segno distintivo che sorregge il tappo della boccetta, è un anello di pietra gentile, elemento decorativo portante della cultura abruzzese. La scelta delle piante che compongono il profumo è stata realizzata in collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.