“La prevenzione può diventare il metodo di una nuova via di sviluppo. Questo confronto mette in evidenza anche la necessità di un nuovo sistema per affrontare le questioni legati alla cooperazione. Un appuntamento forte nella volontà di arricchire di idee, di progetti e anche di impegni le parti coinvolte. La presenza dei Rettori africani, a cui va il mio personale saluto e il benvenuto in Abruzzo nonché di rappresentanti di strutture scientifiche di livello mondiale, testimoniano che la prevenzione può diventare una nuova strada verso lo sviluppo”. Sono parole del presidente Marco Marsilio che all’università di Teramo ha partecipato al Forum Internazionale del Gran Sasso, sul tema “La prevenzione, via per un nuovo sviluppo” in programma fino a sabato. Un’iniziativa della Diocesi di Teramo-Atri, insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, al Ministero dell’Istruzione, all’Università della Ricerca e all’Università degli Studi di Teramo, in collaborazione con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Iccrom (Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali), le Università e i centri di ricerca abruzzesi. L’evento in programma vede la partecipazione di personalità ed esperti nelle Università e nei Centri di Ricerca, di circa 30 Rettori africani che si confronteranno, in tre sessioni consecutive su varie tematiche, tra cui quella dei beni culturali, che vedranno coinvolti anche i docenti che si occupano di internazionalizzazione, nonché rappresentanti di altri enti di ricerca (Istituto Zooprofilattico, Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, Inaf – Istituto Nazionale di AstroFisica, Infn – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Lngs – Laboratori Nazionali del Gran Sasso). “In Abruzzo, – ha proseguito il Presidente – stiamo lavorando per costruire la sicurezza. Con il Ministero stiamo affrontando il tema della nomina del Commissario straordinario per la messa in sicurezza del Gran Sasso e dello stanziamento dei fondi necessari. Il nostro obiettivo è quello di consentire a tutte le attività legate al Gran Sasso, dalla captazione delle acque alla presenza prestigiosa e irrinunciabile dell’Istituto di Fisica nucleare, alla percorribilità dell’autostrada, di coesistere e garantire un futuro sereno ai cittadini” (ANSA).