TERAMO – Come tutti i genitori, vivo col pensiero sempre rivolto al futuro dei miei figli e di tutti i nostri ragazzi. Un futuro che si costruisce solo se si adottano sane ed efficaci politiche per la famiglia. Politiche di reale solidarietà, che non lascino indietro nessuno, in un’Europa solidale che lavora insieme, che include tutti, che offra le condizioni migliori per la creazione di una famiglia e che garantisca agli anziani assistenza e cura.

Senza dimenticare la natalità come priorità. Perché se è vero che le famiglie sono il primo fattore di coesione sociale, è vero anche che quella della natalità è una sfida, che vogliamo vincere includendo la natalità tra gli obiettivi di policy della prossima programmazione dei fondi europei: tutte le risorse distribuite agli Stati membri dovranno sostenere anche le famiglie e la maternità. Ancora oggi, molte madri sono costrette a lasciare il lavoro, e questo non deve più avvenire.

Determinante sarà anche rafforzare la mobilità dei giovani universitari, con un sostegno ulteriore al programma Erasmus+, perché divenga sempre più un’esperienza determinante per rafforzare l’identità democratica ed europea nelle generazioni più giovani.

Nei miei anni a Bruxelles, alla guida di un consorzio internazionale impegnato proprio nel favorire la mobilità tra gli Stati, ho avuto modo di verificare di persona quanta e quale sia la “voglia” di Europa dei nostri giovani. Nostro compito è consentirle di esprimersi e farsi esperienza.

La sfida tra le sfide, sarà però quella della Silver Economy, una nuova politica economica per la terza età.

Vogliamo creare le condizioni affinché le persone anziane possano essere ancora parte attiva della vita economica e sociale di un Paese, valorizzando il loro know-how ed esperienza, ma anche implementare soluzioni per l’assistenza a lungo termine a prezzi accessibili per gli anziani e a tutte le persone vulnerabili in tutte le comunità, elaborando una Carta europea della disabilità e una Garanzia europea per i cittadini più anziani per assicurarne l’inclusione sociale. I diversamente abili e le loro famiglie, verranno supportati nelle forme più concrete possibili, da sempre mi sono battuta per loro e sempre lo farò – Antonella Ballone