Sono sempre gli uomini a fare grandi le istituzioni. Questi uomini, pochi, in grado di diventare un’istituzione, hanno contro di sé il tempo, la necessità, la fortuna, e gli imbecilli, i conigli, i presuntuosi e gli egoisti che pensano solo a se stessi e alla crescente supremazia del numero. Non tutti gli uomini sono capaci di grandi cose, di cose belle, di cose utili e non  tutti sono sensibili alle cose importanti. I più sono mercenari da poco, che si vendono per poco perché sanno di valere poco. Passano nelle istituzioni  come l’acqua e nessuno li ricorderà. Portano presto a casa la loro incapacità, paura, tristezza e il loro gettone di assenza. E per fortuna scompaiono. La Provincia di Teramo è ricca di esempi.

Quando Filippo Lucci fu nominato presidente del Corecom abruzzese – incarico di terza fascia – nessuno conosceva questo ente, che pure è importante e svolge un ruolo utile nella società. Il Presidente Lucci seppe dargli lustro e notorietà con la sua voglia di fare e la sua capacità. E per alcuni anni questo comitato ebbe un ruolo, tanto da attirare anche le attenzioni di ingrati giuda dal capello fluente, che si ritenevano in grado di svolgere lo stesso ruolo. Ma la storia non fa sconti e così questi presuntuosi  sono tornati nel dimenticatoio da cui venivano. Mentre per Lucci è giunto un nuovo incarico. Questa volta di quarta fascia. Amministratore del Cope, cioè  il Consorzio Punto Europa .

Solo che gli uomini fanno grande le istituzioni. Così questo consorzio  sconosciuto oggi ha superato la selezione indetta dalla Commissione europea per la gestione dei Centri Europe Direct, che aiuteranno il Parlamento europeo a portare le informazioni sulle opportunità offerte dall’Unione europea , la conoscenza delle istituzioni, delle politiche, dei programmi, le informazioni su bandi, iniziative e progetti europei e delle possibilità di finanziamento dell’Unione Europea, lavoreranno con le scuole e gli insegnanti per promuovere la cittadinanza europea attiva e promuoveranno dialoghi e dibattiti sui temi europei, per il quinquennio 2021/2025. Diventando così  un potenziale elemento strategico per portare a termine i  progetti imprenditoriali del territorio. C’e da scommettere che ne sentiremo parlare.