Il Premio Borsellino STA ORGANIZZANDO in Abruzzo, dal 18  al 23 maggio, la rassegna di iniziative “Siamo Capaci” per ricordare – soprattutto ai giovani-   cosa accadde il 23 maggio 1992 a Palermo, e cosa accadde dopo le stragi del 1992, quando i cittadini si unirono per gridare “no alla mafia”. Perchè ricordare la strage di Capaci, oggi più che mai, è un dovere.

Prendendo ad esempio la Fondazione Falcone, in Abruzzo il Premio Borsellino ha invitato tutti i cittadini, le Scuole, le Istituzioni, le associazioni  a ricordare – in tutti i modi, negli spazi possibili – e commemorare la morte del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo, e degli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano. Ma anche Paolo Borsellino, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. Eroi, esempi illustri di servitori dello Stato e vittime sacrificate sull’altare di una lotta aspra e frontale con cui il bene stava seriamente spaventando il male. Forse come non mai.

Per tutta la settimana numerose saranno le interviste di omaggio e le testimonianze di ricordo a disposizione delle scuole che vogliono approfondire il tema, che si alterneranno  sulla piattaforma educativa www.officinalegalità.it  realizzate dai docenti Graziano Fabrizi e Monica Mariani e da Gabriella Sperandio dell’associazione Falcone e Borsellino.

Da oggi fino al 23 maggio il ricordo della strage di Capaci sarà affidato a 10 testimoni importanti: il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, il Procuratore del pool di Falcone e Borsellino  Leonardo Guarnotta, il Prefetto Luigi Savina, la moglie del caposcorta Tina Montinaro, l’avvocato Antonio Ingroia già procuratore a Palermoil generale dell’Arma Angiolo Pellegrini braccio destro di Giovanni Falcone a Palermo . Anche con collegamento sul sito del Miur.

Giovedi 20 maggio, sabato 22 maggio e Domenica 3 maggio, alle ore 21,00  e ore 23 sulla storica emittente regionale  Teleponte trasmissione speciale “Dentro la notizia” dedicata al 23 maggio con la presenza del procuratore de L’Aquila David Mancini , l’imprenditore e  testimone di giustizia Luigi Leonardi, il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, il rappresentante degli studenti di Teramo solidale Michele Raiola.