TERAMO – Fiorenzo Polisini presidente del Collegio Costruttori dell’ANIEM Teramo è laconico: “Non si può andare avanti con queste modalità applicative della Fase 2 nelle costruzioni: una situazione operativa banale? La posa in opera di un architrave che richiederebbe mezz’ora lavorativa, ne ha consumato più del doppio tra sanificazioni ripetute delle attrezzature e quant’altro. Non si può andare avanti in questa maniera ed è per questi livelli di rispetto dovuti che molte attività sono ferme e che, molte tra quelle che non lo sono, si pentono d’aver ripreso a lavorare“.

Si é parlato anche di altro, ovviamente, nella conferenza stampa indetta stamane unitamente all’API, Associazione delle Piccole e Medie Industrie della Provincia di Teramo, contraddistinta da un comun denominatore, legato alla lentezza della burocrazia che, al contrario, dovrebbe agevolare la revisione del rispetto di norme e di regole applicative, quasi essenzialmente dannose alle produttività.

Non sono mancate delle proposte, anche di facile applicabilità, che consentirebbero, nella ricostruzione, la riduzione dei tempi di presentazione di pratiche o di chiusure cantieri, l’uso della digitalizzazione in rapporto a dati disponibilissimi e facilmente reperibili, ed il riconoscimento di giuste premialità per tecnici ed imprese, attraverso la riduzione dei tempi d’esecuzione delle opere e dello stop ai contributi di autonoma sistemazione.

ASCOLTA ALFONSO MARCOZZI Presidente API Teramo