PESCARA – “Le parole del Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Roberto Morassut, che spiega come l’Abruzzo non perderà i 50 milioni di euro destinati al SIN di Bussi sul Tirino, smentiscono, ancora una volta, le infondate accuse del Presidente di Regione Marsilio. Anche nella giornata di ieri era partito col solito ritornello di attacchi al Governo nazionale a colpi di frasi fatte e slogan, rifiutandosi però di entrare nel merito della questione. Mi auguro che, allo stesso modo, le parole del Sottosegretario servano da lezione anche a chi, come il Sindaco di Bussi Lagatta, non ha mai perso occasione per schierarsi al fianco della Giunta regionale per lanciare accuse verso lo Stato invece di mostrare un atteggiamento di corretta collaborazione tra Istituzioni”.
Lo dice il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi. “Il Sottosegretario Morassut – afferma – non ha solamente confermato come i 50 milioni di euro non si muoveranno dalla Regione e dal SIN, ma ha spiegato come questi serviranno a coprire gli interventi di bonifica sulle aree che, altrimenti, rimarrebbero scoperte dall’intervento di Edison, identificata da una sentenza definitiva del Consiglio di Stato quale soggetto responsabile della contaminazione di un’area di circa 5 ettari a fronti di un Sito ben più vasto, di oltre 230 ettari. Così, mentre Edison dovrà ottemperare, come prevede la legge, alla bonifica della propria parte, i 50 milioni di euro torneranno a breve nella disponibilità del Ministero dell’Ambiente e potranno essere utilizzati, d’intesa con la Regione Abruzzo, per altri interventi di bonifica nel SIN”.
“Morassut entra poi nel dettaglio della gara pubblica. Spiega come il procedimento per l’annullamento della gara sia un atto dovuto proprio per la trasparenza e la salvaguardia delle importanti risorse, dal momento che il progetto è stato giudicato inadeguato da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il Ministero per questo ha agito in piena coerenza e correttezza a tutela del territorio e dei cittadini”.
“Con questo atteggiamento, Regione Abruzzo e il Comune di Bussi riescono a prendersi la seconda lezione istituzionale nello spazio di pochi giorni. Viene il dubbio che Marsilio non abbia nemmeno letto le osservazioni di pochi giorni fa diramate dal Ministero dell’Ambiente, che spiegavano per filo e per segno, in maniera assolutamente chiara, le motivazioni dell’annullamento della gara per la bonifica e le gravi lacune del progetto presentato. Mi aspetto che, adesso, Marsilio e il Sindaco Lagatta abbiano almeno il buon gusto di chiedere scusa al Ministero dell’Ambiente e che inizino ad avere un atteggiamento realmente collaborativo, lasciando da parte la propaganda e lavorando per recuperare questa parte contaminata della nostra terra, restituendola ai cittadini. Lo Stato è presente, dimostrino di esserlo anche la Regione Abruzzo e il Comune di Bussi”, conclude.