GIULIANOVA – Nei giorni scorsi ho dato vita ad un estremo tentativo per realizzare una coalizione per Giulianova che contrasse la destra e si caratterizzasse come una alternativa al polo che è stato dato vita dal Cittadino Governante, dal PD e dal M5S.
Le vicende che hanno condotto a questo tentativo sono note e si sono concluse con la scelta del PD di affiancare in questa tornata elettorale il CG e il M5S.
Una scelta che segue la sua partecipazione ad un incontro con tutte le altre forze politiche e associative progressiste della città al quale hanno anche partecipato Azione e i ragazzi di Insider.
In quell’incontro fu chiesto al PD di assumersi la responsabilità di guidare un fronte progressista e democratico che consentisse di avviare un percorso di risanamento della politica della città. In ultima analisi, il PD avrebbe avrebbe dovuto svolgere, anche in ragione della domanda di unità del centro sinistra che è venuta forte forte e dirompente dai giuliesi in occasione delle ultime elezioni regionali, un ruolo guida della coalizione progressista, composita, arricchita delle forze moderate e giovani. Con il duplice obiettivo di restituire Giulianova un governo all’altezza della sua storia ed in grado di liberarla da una destra che la sta condannando ad un futuro di regressione, e contestualmente, di avviare un profondo processo di rinnovamento.
Tutto questo non è avvenuto dopo. Dopo l’inopinata scelta del PD, restava l’estremo tentativo di costruire una coalizione di forze politiche ed associative dell’area progressista, di sinistra e ambientalista, insieme ad altre forze moderate e giovani che si sono affacciate sulla scena politica ed istituzionale della città.
Una coalizione che perseguisse l’obiettivo di liberare Giulianova dalla destra e si ponesse la contemporanea finalità di essere una risposta altra rispetto a quella rappresentanza dal polo CG/M5S/PD. Si caratterizzasse, infine, per la sua natura di SALUTE PUBBLICA e di rinascita. I confronti che si sono succeduti, tuttavia, non hanno sortito gli effetti sperati. Pur avendo tutti condiviso l’eccezionalità della situazione in cui versa la città e la natura eccezionale ed atipica della coalizione che si stava provando a costruire, pur avendo ciascun rappresentante delle forze politiche ed associative messo notevole impegno ed un profondo senso di responsabilità verso la comunità dei giuliesi, il tentativo non ha dato esiti positivi.
In particolare, le forze politiche riconducibili alla sinistra di Giulianova hanno ritenuto che la discussione sulle proposte di candidatura alla carica di Sindaco e la stessa composizione atipica della coalizione, non fossero coerenti con la natura che invece avrebbe dovuto avere il progetto.
Per queste ragioni, pur apprezzando l’impegno di tutti, anche in considerazione della esiguità del tempo a disposizione, il tentativo di costruire una coalizione di salute pubblica e di risanamento della città non è andato avanti.
Resta l’auspicio che pur nelle difficili condizioni date, il diversificato e frammentato mondo progressista, ambientalista e di sinistra della città possa ritrovare le ragioni dell’unità, le uniche in grado di liberare Giulianova dalla destra – Antonio Macera –