TERAMO – Una “no tax area” per chi aprirà nuove attività produttive a Teramo e ristori per i commercianti. La città prova a ripartire e l’amministrazione D’Alberto si attiva contro la crisi. E’ stato redatto un regolamento apposito dall’Ente che, ancora in forma embrionale, venerdì prossimo sarà presentato per la prima volta in Commissione, al Parco della Scienza, per poi approdare per il passaggio definitivo nel prossimo consiglio comunale del 30 aprile. L’assise civica, tra l’altro, voterà anche il bilancio consuntivo, a pochi mesi dall’approvazione del Previsionale 2021; questo consentirà all’amministrazione di avere molte risorse economiche aggiuntive.
Un capitolo del bilancio sarà dedicato proprio ai ristori Covid per le attività commerciali e produttive, oltre alla creazione della “no tax area” per i nuovi esercizi. “E’ un regolamento davvero innovativo, interessante, che ha l’obiettivo di andare incontro alla crisi occupazionale, aumentando i posti di lavoro in città”, ci spiega il Presidente del Consiglio comunale Alberto Melarangelo. “Il prossimo consiglio affronterà direttamente le questioni economiche sia per quanto riguarda le casse comunali, sia per offrire una soluzione a chi ha vissuto maggiormente la crisi in questi mesi”.
Intanto ieri, proprio legato al mondo produttivo, c’è stato un incontro tra i ristoratori e l’assessore al Commercio Antonio Filipponi, per individuare soluzioni di rilancio del settore, tra i maggiormente colpiti dalle restrizioni Covid e per discutere sul futuro della cucina teramana. “Un incontro che auspicavamo da tempo e che avevamo anche richiesto più volte – ha informato l’Assessore Filipponi -, proprio nell’ottica di una sinergia tra operatori e istituzioni”.
La notizia nella notizia è che, per la prima volta, gli stessi esercenti teramani hanno trovato una vera sinergia, riunendosi sotto il “Coordinamento dei Ristoratori-Città di Teramo” che raccoglie le principali professionalità e le maggiori sigle di rappresentanza del capoluogo. Sono 30 sinora gli aderenti.
“Nell’incontro sono emerse le gravi difficoltà – spiega Valerio Di Mattia Presidente dell’Associazione Aria Food, promotrice dell’iniziativa – vissute dal settore. Tuttavia la volontà di pervenire ad una svolta è stata individuata e condivisa da tutti i partecipanti. E’la grande occasione di rilancio per la grande cucina teramana, attraverso un ampio coordinamento progettuale promosso dall’Ente comunale e partecipato dalle imprese. Del resto la ristorazione teramana rappresenta un settore trainante per l’economia cittadina che può e deve intercettare un percorso di ripartenza concreto”.
Tra le richieste, in buona parte già accolte dall’Amministrazione, c’è la proroga al 31 dicembre 2021 per l’utilizzo degli spazi esterni dedicati ai dehors “…e la chiusure di alcune strade – ha aggiunto l’Assessore Filipponi – per riproporre le ‘vie del gusto’. Tra le richieste più concrete, soprattutto dal punto di vista economico, ci sono ovviamente i contributi in conto capitale, in particolare per gli allestimenti esterni. Questo permette, oltre che dare un aiuto al comparto, di uniformare attrezzature ed arredi dall’impatto visivo sicuramente migliore”.
Teramo oggi è tornata ad essere una città eno-gastronomica in fermento; pertanto il Coordinamento dei Ristoratori-Città di Teramo e l’Amministrazione hanno deciso di avviare un confronto permanente sulle strategie di rilancio. I punti salienti saranno ripresi ed approfonditi già nel prossimo incontro, programmato per il 4 maggio.
“Un segnale sicuramente positivo ed incoraggiante – prosegue Di Mattia – che fa ben sperare rispetto alla possibile rinascita di un nuovo spirito di cultura gastronomica cittadina, da sempre posizionata dalla critica di settore tra le più raffinate d’Italia”.