RISERVA DEL BORSACCHIO: IL CENTRODESTRA COSTRETTO A FARE UN PASSO INDIETRO PER EVITARE LA BOCCIATURA DEL GOVERNO

LUCIANO D’AMICO “ORA SI FACCIA CHIAREZZA SUL FUTURO DELLA RISERVA”

“Sulla Riserva Naturale del Borsacchio aveva ragione chi, come noi, si è sempre opposto al taglio. L’ammissione, implicitamente, arriva dallo stesso Presidente Marsilio che, con una mossa in extremis per evitare l’impugnativa da parte del Governo, lo scorso 18 marzo ha scritto una missiva agli organi preposti in cui mette nero su bianco quel passo indietro che per mesi abbiamo chiesto a Regione Abruzzo.

Una mossa che, come si apprende dalla stampa locale, arriva dopo soli 8 giorni dal voto in Abruzzo, e questo la dice lunga sull’attendibilità delle argomentazioni portate avanti dal centrodestra, che fino all’ultimo giorno utile ha negato qualsiasi possibilità di bocciatura da parte della Corte Costituzionale” ad affermarlo è Luciano D’Amico, eletto Consigliere regionale nell’ultima tornata elettorale del 10 marzo, che continua “Si conferma, quindi, quanto abbiamo sempre sostenuto: la legge è, ed è stata sempre, illegittima, perché la sua approvazione non ha rispettato il procedimento normativo. Ora per evitare una bocciatura il centrodestra sarà costretto a rivedere il taglio e a coinvolgere tutti gli enti territoriali interessati, così come hanno chiesto opposizioni, ambientalisti e liberi cittadini negli scorsi mesi.
Ma la lettera del Presidente non è bastata a salvare la legge di stabilità 2024 da una bocciatura. Infatti, se con l’escamotage della missiva si è evitata la stroncatura dell’emendamento sul taglio della Riserva, la norma che proroga di un anno la possibilità di rendere abitabili i sottotetti è stata impugnata.

Arrivati a questo punto, però, è importante che il centrodestra faccia subito chiarezza sul futuro della Riserva. Sono al fianco dei cittadini quando sostengono che bisogna difendere con forza le ricchezze dei nostri territori. Vivere e lavorare in una riserva naturale è un valore aggiunto, non un impedimento, se tutte le istituzioni agiscono nel rispetto delle leggi e della tutela del territorio. La Regione Abruzzo deve lavorare al meglio avendo questo principio come premessa di ogni azione. Noi saremo vigili e lavoreremo in questa direzione” conclude.