Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, lo Stato Italiano ha approvato la legge che istituisce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria in ricordo delle vittime delle mafie”. Da allora ogni anno, tante città del nostro Paese si in un grande abbraccio per ricordare le vittime innocenti delle mafie. E’ forte e condivisa la necessità di costruire una memoria comune partendo dalle persone, dai loro nomi e cognomi, dalle storie delle vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere, da chi ha combattuto le mafie a viso scoperto e non si è fatto intimidire dalle minacce e dai ricatti. Tra le vittime non ci sono solo persone che tutti ricordano come i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ma, anche tante persone comuni, vittime indirette che si sono trovate accidentalmente nella traiettoria di pallottole o sono state colpite da esplosivi diretti ad altri.
Sarà L’Aquila, luogo di cultura e di accoglienza, città generatrice di speranza capace di rispondere all’emergenza criminale con iniziative sociali, a ospitare quest’anno la Giornata regionale della memoria in ricordo delle vittime delle mafie, ospitando alle ore 11,00 l’ex magistrato di Palermo Giuseppe Ayala con incontrerà i giovani dopo la visione del film “i ragazzi delle scorte”
Giuseppe Ayala, è stato magistrato e sostituto procuratore a Palermo, collega e amico di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con cui da pubblico ministero del maxi processo alla mafia – istruito dal pool guidato da Antonino Caponnetto- e dunque portando a processo i risultati delle indagini del pool antimafia, ha scritto alcune delle pagine più importanti del contrasto alla criminalità di tipo mafioso. Legato da una profonda amicizia al giudice Falcone, dopo la sua morte, è diventato “testimone” di una stagione irripetibile della lotta alla mafia e ha portato nelle scuole e tra la gente il racconto del lavoro dei colleghi uccisi ritenendo che la battaglia culturale sia un’arma decisiva nel contrasto alla mafia. Terminata l’esperienza politica è stato consigliere di una sezione civile presso la Corte di Appello de l’Aquila (2006-2011). Attualmente è vicepresidente della Fondazione Falcone che, attraverso la cultura e la divulgazione nelle scuole, opera per contrastare il fenomeno mafioso e diffondere la cultura della legalità.