TERAMO – “Portare la nostra voce al governo perché quella degli infortuni e delle stragi sul lavoro deve diventare una priorità nazionale”. Questa la richiesta dei sindacati CGIL e UIL al Prefetto di Teramo, per dire basta alle stragi del lavoro. Presidio regionale davanti alla Prefettura, questa mattina a Teramo come in altre piazze italiane, dei rappresentanti di categoria di FENEAL UIL, FILLEA CGIL, FIOM CGIL e UILM con i Segretari generali d’Abruzzo Carmine Ranieri della CGIL e Michele Lombardo della UIL, in occasione dello sciopero di due ore proclamato dai sindacati. Anche il candidato alla presidenza della Regione Luciano D’Amico, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e diversi candidati alle prossime regionali, hanno raggiunto il sit in e ascoltato le ragioni dei sindacati e dei lavoratori.
“Ad oggi c’è disinteresse sulle normative e il loro rispetto – ha dichiarato Carmine Ranieri -. Gli ispettori del lavoro sono carenti e spesso non hanno neanche le risorse per svolgere le missioni. Chiediamo di incentivare le imprese che investono sulla sicurezza così come di togliere ai grandi cantieri la possibilità di appalti a cascata a microditte dentro le quali spesso si nasconde illegalità e precarietà”.
“Abbiamo scelto la provincia e la Prefettura di Teramo per questo incontro istituzionale – ha spiegato Michele Lombardo – in virtù del fatto che uno dei nostri corregionali, un lavoratore di questa terra, ha perso la vita a Firenze insieme ad altri quattro colleghi. Sulla sicurezza sul lavoro si deve fare di più, in termini di investimenti, cambio di cultura e soprattutto mettere gli ispettori nella condizione di poter lavorare”.
“Prevenzione e attività di controllo – ha chiosato Luciano D’Amico – perché gli incidenti sul lavoro sono la negazione di un diritto essenziale che, ancora prima di quello al lavoro, è il diritto alla vita”.
ASCOLTA RANIERI, LOMBARDO E D’AMICO